Giallo e blu, come il gonfalone cittadino, sono i colori che animano la Juve Stabia, conosciuta da molti per la sua lunga militanza nelle serie minori Italiane ma mai abbastanza raccontata come la più antica tra le squadre calcistiche del sud Italia.
Nonostante non sia mai riuscita a entrare nel mondo delle scommesse serie A, la squadra ah un ricco storico nei campionati minori e un sacco di cambi di nomi. Partita nel 1907 come l’idea di due fratelli e uno straniero di stanza a Napoli, l’allora Stabia SC si è trasformato poi in un’istituzione del calcio campano.
Scopriamo le tappe che hanno portato la squadra a diventare la Juve Stabia di oggi
Prima del nome “Juve” c’era lo Stabia Sporting Club
Le prime notizie reali sullo Stabia Sporting Club, confermate da documentazioni, risalgono al 1911, con la vittoria per 3 a 0 dello Stabia contro l’S.F.A, una squadra della vicina Torre Annunziata. Nel 1914 arriva l’inaugurazione dello stadio di Castellammare contro il Naples III e gli inglesi del Black Prince, un inizio niente male per una squadra che giusto due anni dopo arriverà in semifinale al campionato di terza categoria.
Con la fine della prima guerra mondiale, la squadra viene acquistata dall’avvocato Bonifacio e riesce a battere, contro ogni pronostico, gli inglesi del War Lion in un’amichevole internazionale. I successi della squadra pian piano fanno accendere il fuoco dell’amore nei tifosi, che nel corso del ventennio successivo diventa una delle più importanti non solo della Campania ma di tutto il sud Italia nonostante un fallimento nel 1933 (quando la squadra ancora si chiamava Football Club Stabiese).
Il secondo fallimento, ancora più importante perché arrivato poco dopo l’arrivo della squadra in ser
ie B, avviene durante il corso degli anni cinquanta. Dopo la vittoria nel 1945 del “campionato Campano”, nel 1951 la squadra riesce a raggiungere la serie B vincendo contro il Foggia per 2 a 0; quello che sembra un “nuovo inizio” per la squadra si trasforma rapidamente in un collasso, poiché retrocessa a causa dell’ultimo posto ottenuto durante la stagione 1951-1952 da inizio a una doppia retrocessione che si concluderà soltanto col fallimento.