''Da piccolo seguivo le vespe in Curva, sogno un ''Menti'' pieno come ai tempi d'oro''
Gennaro Scognamiglio è un calciatore della Juve Stabia. Dopo una lunga querelle iniziata lo scorso 31 agosto in seguito alla decisione della Lega di annullare il passaggio del difensore in gialloblù perché avvenuto pochi minuti oltre il tempo massimo, nella giornata di oggi il matrimonio tra le due parti si è finalmente potuto consumare grazie al sopraggiunto benestare federale. "Sono felice, al termine di una lunga trafila burocratica posso ritenermi ufficialmente un calciatore della Juve Stabia - queste le prime parole alle falde del Faito di Scognamiglio, legatosi al club di via Cosenza sino al prossimo 30 giugno - Le vespe mi hanno cercato sin dal primo momento e inizialmente confesso che ho un po' tentennato perché in contemporanea si erano interessate a me alcune società di serie B e il Verona. Con lo scorrere del calciomercato ho poi notato che la società si è mossa bene, ingaggiando ottimi elementi, sicché ho valutato seriamente l'offerta e l'ho accettata anche per riavvicinarmi a casa. Il 31 agosto avevamo già trovato l'accordo, poi però non siamo riusciti a depositare il contratto entro le 19 e la Lega ha bloccato il trasferimento. Ora, dopo la rescissione con il Crotone, è arrivato l'ok federale e spero di poter tornare in campo al più presto. Sono certo che il mio caso possa fungere da apripista per molti calciatori che si sono trovati nelle mie stesse condizioni". Un caso particolare quello del difensore, passato da idolo della tifoseria in seguito ai Play-Off vinti in quel di Benevento, a calciatore ai margini del progetto tecnico: "Due stagioni orsono ottenemmo la promozione in serie B con Francesco Moriero in panchina e disputai un torneo strepitoso. Il nostro era un gruppo tanto giovane quanto unito, ma poi l'anno successivo, con l'arrivo di mister Lerda, abbiamo as
sistito ad un'autentica rivoluzione, con la rosa modificata in larga scala. Personalmente trovai poco spazio e così a gennaio andai in prestito al Cosenza, salvo poi sapere, a giugno, che il presidente del Crotone aveva deciso di cedermi in quanto non aveva gradito questa mia scelta. Fortuna che adesso questa vicenda fa parte del passato". Il presente parla invece di un Piero Braglia che ha accolto l'ultimo arrivo a braccia aperte: "Il tecnico mi ha accolto serenamente, ponendomi le domande di rito sulle mie condizioni atletiche e sulle precedenti esperienze in una difesa a tre. Fisicamente sto bene, avendo svolto in Calabria l'intera preparazione precampionato, e, se Braglia vorrà, potrà contare su di me sin da subito, anche perché la difesa a tre non rappresenta alcuna novità per me: a Cosenza ho sempre giocato con il 3-4-3 o il 3-5-2. Posso essere impiegato sia al centro che a sinistra, non ho problemi di sorta in tal senso. Darò tutto me stesso pur di meritarmi la riconferma". Contro l'Andria, con Molinari ancora out, Scognamiglio potrebbe così essere chiamato ad offrire il proprio contributo per risollevare le sorti di una formazione gialloblù reduce dalla sconfitta interna contro il Gela, la terza formazione, dopo Foligno e Foggia, in grado di espugnare il "Menti" in questo avvio di stagione: "Contro il Gela ho visto una buona Juve Stabia, punita da un rimpallo sfavorevole e alla quale è mancata solo un po' di lucidità negli ultimi undici metri. Ritengo che questa squadra sia molto competitiva, potendo contare su uomini come Molinari e Corona, e sono convinto che, conquistata la salvezza, il nostro obiettivo principale, potremmo magari lottare per qualche posizione di maggior prestigio. Da piccolo seguivo le vespe in Curva, sogno uno stadio strapieno come ai tempi d'oro".