A seguito della rivoluzione nell'assetto societario messa in atto negli ultimi giorni, con l'ingresso nella Juve Stabia di Peppino Pavone, nelle vesti di direttore sportivo e direttore generale, e l'addio di Filippo Ghinassi e Gianni Improta, ha parlato ai microfoni ufficiali del club il socio Giuseppe Langella, fratello del presidente delle Vespe Andrea Langella.
"La Juve Stabia non sarà mai società satellite di nessuno. Questo è un aspetto da precisare. Anche l'Avvocato Todaro ha già chiarito questo aspetto in diverse occasioni. Probabilmente in molti traggono conclusioni vista la presenza nel club di Fabrizio Fabiani, figlio del noto diesse della Salernitana, ragazzo giovane e professionista serio. Purtroppo è un figlio d'arte, ma ciò non significa che ci siano legami tra noi e la Salernitana o altre squadre. La Juve Stabia ha una grande forza e lo stiamo dimostrando, non ha bisogno di essere società satellite di un altro club. Una cosa del genere con noi qui non si verificherà mai. Noi an
dremo avanti nel nostro progetto facendo il bene della Juve Stabia. Abbiamo investito tanto in questa squadra io e mio fratello, la Juve Stabia era sull'orlo del fallimento. Da fastidio sentir parlare di società satellite dopo pochi mesi dal nostro insediamento.
Improta è andato via per una sua scelta personale. Non è stata una scelta della società. L'esperto Peppino Pavone lo seguivamo da tempo e l'abbiamo voluto fortemente in società. Ricoprirà la carica anche di direttore sportivo. Sostituisce Ghinassi che per problemi suoi personali ha preferito risolvere consensualmente il contratto con la Juve Stabia.
Il mercato estivo è più semplice. Portare a termine delle trattative adesso è molto difficile. Le società sono restie a lasciar andare i calciatori più forti. Siamo vigili sul mercato. Apporteremo degli accorgimenti alla rosa. La partita contro la Ternana è importantissima. Loro sono imbattuti, speriamo di batterli qui al Menti".