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Juve Stabia - Giorgio Corona: ''La Juve Stabia la scelta ideale. Piazza calda e ottima rosa, faremo bene''

''Vivendo alla giornata potremmo toglierci grosse soddisfazioni''. Intanto Di Maio dribbla la corte delle vespe

di Gioacchino Roberto Di Maio


Segnare per sognare. E' questo il compito che la Juve Stabia ha assegnato a Giorgio Corona all'atto della firma dell'accordo che da ieri sera ha legato il bomber ai colori gialloblù. "Ancor più che un grande calciatore, siamo felici di aver conosciuto un uomo straordinario" ha affermato il patron Franco Manniello stamane durante la presentazione del calciatore: "Sia Giorgio, che il suo procuratore Liberti, hanno dimostrato sin dal primo momento di essere persone leali, corrette, per nulla legate all'interesse per il denaro. Corona aveva un contratto importante con il Taranto, eppure ha deciso di risolverlo per sposare il nostro progetto, siamo felicissimi di questa sua scelta. Nel corso della sua carriera ha siglato molteplici marcature e non è mai stato oggetto di infortuni di particolare entità, tant'è che la scorsa stagione ha disputato ben 33 partite. A questo punto credo che il mercato in entrata sia concluso, anche se, qualora dovesse esserci qualche nuova opportunità da qui al 31 agosto, non ce la faremo sfuggire. Ora sarà importante sfoltire un organico che conta circa 28 atleti". "Nel calcio raramente si dà spazio ai valori umani e in tal senso le parole del presidente mi rendono più che felice - queste le prime parole di Giorgio Corona da bomber stabiese - E' vero, a Taranto potevo contare su un lauto accordo sottoscritto appena un anno fa a cifre importanti, ma non mi andava di restar lì a fare da comprimario. Qui a Castellammare trovo una piazza calda, caricata a mille dalla promozione appena conseguita e in questo clima sono certo di poter esprimermi al meglio. Ai tifosi prometto il massimo impegno per onorare la maglia che indosserò". In seno alle vespe l'attaccante ex Catania ritroverà mister Piero Braglia, con lui lo scorso campionato allo Iacovone: "Il tecnico è molto preparato e ama trasmettere la propria cattiveria agonistica e la voglia di vincere alla squadra. In riva allo Ionio fu esonerato dopo appena 5 giornate e mai scelta fu a mio dire più ingiusta". A chi gli dice che a 36 anni non è più giovanissimo, Corona risponde con un sorriso: "E' la verità, sono vecchiotto, ma finché un calciatore ha le giuste motivazioni ed il fisico gli

permette di esprimersi su certi livelli, può realizzare grandi cose. Bisogna avere la consapevolezza di smettere quando si comprende che non c'è più la giusta determinazione per rincorrere in lungo e in largo un pallone. Attualmente sto abbastanza bene, avendo svolto regolarmente il ritiro precampionato con il Taranto, mi manca solo il ritmo partita, in quanto, tornati in Puglia, non sono mai stato impiegato nelle amichevoli". Una formazione giovane quella allestita dal duo Di Somma-Amodio, che potrà ben figurare: "Molte società hanno seguito l'esempio della Juve Stabia, puntando sui ragazzi e completando pian piano la rosa con qualche elemento di esperienza. Dopo il primo allenamento ho avuto un'impressione positiva, con uno spogliatoio formato da tanti elementi vogliosi di emergere e disputare una grande stagione. Dei miei compagni sinora conosco solo Mezavilla per averci giocato assieme durante la prima parte del campionato 2009/10, mentre qualcun altro l'ho incontrato da avversario". D'obbligo è poi un giudizio sul girone B della Prima divisione: "Vi sono molti club allestiti per puntare alla vittoria, ma il Portogruaro, che l'anno scorso era partito per salvarsi, ha dimostrato il come per tutti sia lecito sognare. Da par nostro non dovremo porci nessun obiettivo, semplicemente dovremo vivere alla giornata cercando sempre di vincere. A fine stagione poi faremo i conti, sperando magari in qualche lieta sorpresa".
Intanto, nonostante le parole del patron Manniello, il mercato in entrata in via Cosenza sembra tutt'altro che chiuso. L'ultimo tassello utile a completare il mosaico affidato a mister Braglia sarebbe infatti un difensore che risponde ad un nome ben preciso: Roberto Di Maio del Catanzaro. Stabiese doc ed autore di una doppietta proprio ai gialloblù nel big-match della scorsa stagione al "Ceravolo" terminato 3-2 per i padroni di casa, il forte centrale avrebbe però sinora abilmente dribblato qualsiasi tentativo di approccio da parte delle vespe, desideroso com'è di conquistare la promozione con indosso la maglia giallorossa. Probabile a questo punto un cambio di rotta, anche se, dopo la scelta di rinunciare a Daminuta per motivazioni caratteriali, l'alternativa è ancora tutta da decidere.

Video - Presentazione di Giorgio Corona


mercoledì 18 agosto 2010 - 15.58 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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