Il ds Di Somma: ''Le voci su un mio accostamento alla panchina del Benevento sono false. Il mio sogno è restare alla Juve Stabia a vita''
Quando l'esperienza vale più dell'euforia. In casa Juve Stabia, a due giorni dall'eloquente cinquina rifilata ad un Siracusa evanescente nella ripresa, si respira un clima sereno, con molti calciatori che hanno già accantonato l'entusiasmo derivato dal roboante risultato e hanno ripreso ad allenarsi a ritmo serrato agli ordini di mister Piero Braglia in vista dell'ostico match che domenica vedrà le vespe opposte al Pisa. A tenere tutti con i piedi ben saldi per terra è Alessandro Fabbro, leader granitico della difesa gialloblù: "Il successo ottenuto al "Menti" contro gli aretusei è stato importantissimo ai fini della classifica - esordisce "The Wall", com'è stato ribattezzato a Castellammare - Noi esperti siamo consapevoli che l'entità del risultato finale conta solo a fini statistici, quindi non corriamo alcun pericolo di compiere voli pindarici di sorta. Diverso è il discorso per i più giovani, che magari si affacciano per la prima volta nel calcio professionistico: per loro l'aver vinto con cinque reti di scarto può rappresentare un considerevole incentivo a credere ancor maggiormente nelle proprie potenzialità e al guardare al futuro con un pizzico di serenità in più. Al momento i sei punti conquistati nelle ultime due settimane ci hanno permesso di risalire diverse posizioni, ma sappiamo che la strada da percorrere è ancora lunghissima e ci sarà da lottare sino all'ultima partita per conquistare l'obiettivo minimo che ci siamo prefissati, ovvero la permanenza in Prima divisione". Una salvezza divenuta d'improvviso un traguardo ampiamente alla portata delle vespe con gli inserimenti tra i titolari di Morris Molinari: "L'avvio di stagione è stato condizionato da diverse squalifiche e dalle difficoltà che una formazione cambiata per gran parte nei suoi uomini e nella guida tecnica il più delle volte paga prima che si riesca a raggiungere la giusta amalgama. L'inserimento di Molinari tra i tre di difesa è stato determinante, perch&eac
ute; devo ammettere che giocare accanto a lui e a capitan Maury garantisce maggiore tranquillità e sicurezza. Con loro, e con Pezzella che all'evenienza può agire da quarto difensore con licenza di offendere, la Juve Stabia ha trovato un maggior equilibrio tattico e i recenti risultati lo stanno dimostrando. Il lavoro da fare è tuttavia ancora tanto e siamo consapevoli che solo con sacrificio ed abnegazione potremo cancellare i nostri limiti". Alla prima stagione in Prima divisione, Fabbro si dice orgoglioso dell'opportunità offertagli dalle vespe: "Sono felice perché sinora non avevo mai disputato un torneo di serie C1. La scelta operata da tutti i club di puntare sui giovani ha un po' ridimensionato il tasso tecnico della categoria, ma l'idea di affrontare club di spessore mi galvanizza. Domenica ad esempio affronteremo il Pisa in uno stadio, l'"Arena Garibaldi", caldissimo, e non vedo l'ora di scendere in campo per respirare quell'atmosfera. Sappiamo che saremo attesi da un match difficile e in settimana lavoreremo intensamente per arrivare in Toscana più pronti che mai". Dopo il difensore veneto a prendere la parola è poi il ds Salvatore Di Somma, avvicinato nei giorni scorsi alla panchina del Benevento: "Voglio smentire una volta per tutte questa voce - tuona l'ex capitano dell'Avellino - Sabato sono stato a pranzo con i fratelli Vigorito in quanto amici ed abbiamo assistito alla partita del "Flaminio", poi persa dal Benevento, assieme. Sia chiaro che alla Juve Stabia ho realizzato un sogno e spero che questo rapporto di collaborazione possa durare a vita. Ai Vigorito offrirò al massimo qualche consiglio dall'esterno, ma con la panchina ho chiuso, non ho più né la volontà, né il piacere di allenare. Tra l'altro, così da mettere a tacere anche i più scettici, a termini regolamentari non mi sarebbe neanche possibile accettare incarichi presso altre società nella stagione attuale, essendo vincolato da un contratto in essere con i gialloblù". Treviso docet.