Le prime parole dell'attaccante stabiese giunto dall'Ischia.
Presentazione ufficiale di Antonio Di Nardo, neo attaccante della Juve Stabia, quest’oggi presso la Sala Stampa del Romeo Menti. L’ex Ischia giunge a Castellammare con un contratto di 6 mesi con opzione fino al Giugno 2015 in caso di salvezza:”Sono contento di questa nuova avventura-afferma il calciatore napoletano di origine- e quando si era concretizzata l’ipotesi della Juve Stabia ho chiamato al mio procuratore al quale ho manifestato la mia volontà di vestire la casacca gialloblè e tornare in serie B anche con un contratto in bianco. Le varie clausole sono state scelte della società ma il mio desiderio era quello di tornare in cadetteria senza preoccuparmi del contratto. Dopo una lunga trattativa finalmente ora sono un calciatore delle vespe. Pentito di Ischia? Assolutamente si. Quando mi sono ritrovato senza contratto la voglia di calcare il terreno di gioco è stata troppo forte e non ho atteso più di tanto quando ad inizio della stagione agonistica si era fatta avanti l’Ischia. Sono pentito perché non sono riuscito a calarmi nella realtà isolana e nella categoria. Quelli che stanno all’esterno magari pensano che il calcio sia tutto il sabato o la domenica quando si gioca. In realtà c’è tutta una settimana in cui si lavora e si cerca di fare gruppo e devo dire che funzionava ben poco”. Classe 1979, Antonio Di Nardo ha collezionato quasi 130 presenze in cadetteria tra Frosinone, Padova e Cittadella, uno che la categoria la conosce:”Sicuramente in questi anni ho dimostrato di poter stare in questa categoria. Padova è stata la piazza in cui sono esploso. La mia permanenza è stata di ben 4 anni e dove ho disputato dei bellissimi campionati sfiorando anche la Serie A. A Cittadella invece c’è un’altra politica societaria. Puntano molto sui giovani ed il mio compito
è stato quello di dispensare consigli, un po’ come i calciatori più veterani hanno fatto con me agli inizi della mia carriera. Di Carmine? C’è un’amicizia che ci lega, quindi il nostro rapporto va oltre il calcio. Ci siamo sentiti molto in questi mesi e da persona umile qual è, ha accettato i miei consigli. Ha ancora tanto da migliorare ma è sulla strada giusta. Gli attaccanti di solito maturato a 24-25 anni, quindi con l’età ci siamo. Quando si è parlato di una possibilità di venire a Castellammare ha sperato che il tutto potesse concretizzarsi”. Spettatore al Menti contro il Pescara, ha esultato anch’egli al gol al 90esimo:”Ero presente già contro il Brescia e la squadra non meritava affatto di perdere. Contro il Pescara, una squadra molto forte, mi sono fatto coinvolgere. Al gol di Di Carmine ho esultato anch’io come un tifoso e vedere persone emozionarsi è stato bellissimo. E’ stata la prima vittoria in casa e, per quanto possa ancora essere complicata la salvezza, ora c’è entusiasmo. Dobbiamo sfruttare questo momento”. Chiusura su un aneddoto alla promozione in B delle vespe:”Ero di ritorno da Padova in auto e con la radio ascoltavo il match contro l’Atletico Roma. A fine gara ho esultato. Tifavo Juve Stabia da campano quale sono e ho sempre seguito le squadre campane anche negli anni scorsi, soprattutto le vespe in questi ultimi 2 anni in un campionato così importante. Ricordo che giungemmo quinti in classifica e contro i pronostici vincemmo i playoff. Questo testimonia che quando c’è un buon gruppo e voglia di lavorare si possono raggiungere dei traguardi importanti. Dobbiamo fare di tutto per mantenere questa categoria, perché ho imparato che fin quando la matematica non condanna, nel calcio si può sempre tutto”.