A distanza di 5 anni riviviamo l’emozione di quello storico 27 aprile quando le vespe per la prima volta nella loro storia alzarono al cielo la Coppa Italia di Lega Pro, battendo il Carpi dei miracoli targato Stefano Sottili. La Juve Stabia con il minimo sforzo portò a casa il titolo, gli emiliani caddero sia in casa per 1-3 (doppietta di Mbakogu e goal di Corona), che al Menti per 1-0 con il goal al 13’ di Adriano Mezavilla. Dato il successo dei gialloblu all’andata, la festa iniziò praticamente prima della partita, ma fu solo un assaggio di quello che sarebbe successo due mesi dopo, ovvero il 19 giugno. La squadra emiliana, invece, puntava ad arrivare prima nel girone B di Seconda Divisione e centrare una meritata promozione, che avvenne dopo essere stata in testa alla classifica per 29 giornate e aver superato la Carrarese nella rimonta poi fallita dagli apuani. Una sfida dunque che sembrava già segnata in favore degli uomini di mister Braglia, ma lo stesso Carpi non era nuovo a imprese clamorose, considerato il successo biancorosso in semifinale quando gli emiliani ribaltarono la sconfitta dell'andata contro la Nocerina, andando a vincere al San Francesco di Nocera Inferiore e raggiungendo così la fase finale del torneo. Mister Piero Braglia schierò un 3-4-3 con Fumagalli tra i pali, sorretto da Dicuonzo, Molinari e Scognamiglio per il reparto difensivo. A centrocampo Dianda, Mezavilla, Danucci e Pezzella, seguiti dal tridente d’attacco formato da Tarantino, Corona e Albadoro. Il Carpi di Stefano Sottili cercò, con un 4-5-1, di difendere l’onore delle armi, partendo da Mandrelli in porta, seguito da Poli, Dascoli, Vinci, Caselli in difesa. A centrocampo Ferrarini, Guilouzi, Martinelli, Bigoni e De Souza a sostegno dell’unica punta Cicino. Da brividi furono le coreografie dei tifosi gialloblù che caratterizzarono il match serale al Menti, attraverso la quale gli stabiesi evidenziarono il loro legame indissolubile con la squadra della propria
città, resistente come l’acciaio (questo fu lo striscione esposto in curva, formato da un cuore rosso al centro). La Juve Stabia passò subito in vantaggio con un cross dalla destra di Nazzareno Tarantino che servì Mezavilla, bravo ad impattare in area di testa. La Coppa è servita, ma c'era ancora molto da giocare. Vespe ancora in attacco sulla destra con Tarantino, tiro parato dal portiere Mandrelli. Al 22’ scambio Corona-Albadoro, e gran tiro di quest’ultimo, seguito però da un’altra grande parata di Mandrelli. I biancorossi furono bravi a difendersi, ma la partita la fecero solamente i padroni di casa. Prima azione da gol del Carpi negli ultimi minuti del primo tempo: tiro dalla distanza di De Souza dalla sinistra, conclusione però da dimenticare. Si andò negli spogliatoi tra gli applausi del pubblico: 3374 furono gli spettatori, per un incasso di 42.842,00 euro. Presenti circa 20 tifosi del Carpi. Nella ripresa, fu sempre la Juve Stabia a rendersi pericolosa con Pezzella che si involò sulla sinistra, cross in area per Mezavilla, la cui conclusione terminò a lato. Dopo 6 minuti ci provò Dicuonzo dalla distanza, ma il portiere emiliano non si fece trovare impreparato. Quattro minuti dopo ci provarono prima Raimondi di destro al volo, palla fuori, e poi Tarantino dal limite, Madrelli però fece suo il pallone. Col passare dei minuti il Carpi iniziò a rassegnarsi alla disfatta. Nei minuti finali fu solo Juve Stabia: prima una bella azione di Raimondi, che si rese pericoloso in area carpigiana e poi Mbakogu, che colpì di testa la palla sul palo. La Juve Stabia potè così finalmente festeggiare la vittoria del torneo insieme ai suoi tifosi. Le vespe uscirono imbattute dalla competizione con 4 vittorie e 3 pareggi,mettendo cosi la firma sulla Coppa come 36esima squadra nell’albo d’oro della competizione, la seconda campana della storia, dopo la vittoria del Sorrento nella stagione 2008/09.