In Italia in genere, e a Castellammare di Stabia in particolare, oltre ad associazioni storiche o recenti, di tipo speculativo e/o politico, sono attive alcune realtà associative di tipo volontario, che operano sul territorio da tempo. Sulla loro utilità, non credo ci sia alcun dubbio. Si apre però un aspro dibattito quando di queste si vuole giudicare la "credibilità" e l'"opportunità". Quali sono costruite per un ideale che si rivolga al prossimo e quali con l'intenzione di favorire solo i loro adepti? Domande che ogni volta, in periodo elettorale tornano puntualmente.
Ora, escludendo alcune sigle che nient'altro sono che paraventi o sarebbe più opportuno dire sostegni dei partiti o di questo o quell'uomo politico, o quelle che pur non offrendo compensi danno diritto a punteggi o altro che possono garantire una permanenza remunerata presso l'organizzazione e tutte quelle che sono solo vetrina delle lobby di turno e quindi estremamente politicizzate, rimangono poche Associazioni che alla fine, vengono prese di mira dai politici di turno e quindi ascoltate e "premiate" non già per la loro opera meritoria ma dalla vicinanza o dalla distanza che hanno con i potenti e dal numero dei possibili voti che possono agitare in campagna elettorale. Ognuna di queste Associazioni ha bisogno di tutto di più. O di una sede, o di locali dove svolgere la propria attività, o di piccoli contributi per le spese correnti, sempre sostenute dai volontari, di locali per manifestazioni, del supporto logistico ecc. ecc.
Un primo tentativo di "controllo" delle attività nasce dall'istituzione del forum delle associazioni ad opera sembra dell'allora Sindaco Salvato, dove il presidente di questo forum è addirittura il Sindaco stesso e non già un membro delle associazioni. Associazioni di ogni tipo e grado: da quelle confessionali a quelle sportive. E della prevista consulta culturale che ne è? Perché creare un simile apparato se non per effettuare una sorta di controllo?
La caccia alle Associazioni si apre in particolar modo in periodi elettorali. E' il "momento buono" per ottenere tanti piccoli diritti negati e poi elargiti con profusione stabilendo però i relativi patti. Ma sappiamo tutti che non si fanno patti con il diavolo senza vendersi anche l'anima. Per cui, chi ha sempre tenuto la barra dritta verso i propri principi e non vuole compromessi, diventa un nemico e le sue pur meritevoli opere diventano una cortina fumogena in danno ai politici che non possono sopportare che qualsiasi altro faccia qualcosa di buono fuorché loro. E allora si tenta anche l'impossibile: iniziative fin qui al palo, in periodo elettorale trovano nuovi slanci, fioccano incarichi di ogni genere, anche remunerati, e promesse di "fattiva collaborazione " (com'è sconsolatamente turpe e ripetitivo il politichese...) ma soprattutto si tenta in tutti i modi di screditare o di ridurre al silenzio o all'oblio tutto ciò che non è funzionale agli apparati. E questo è il fascino della politica oggi. Poi, c'è il caso più classico. Gli Enti che tutti vorrebbero segretamente cooptare ma direi vorrebbero usare come scudo, rappresentazione.
E parlo ovviamente delle nostre Parrocchie che oltre ad essere il centro religioso e morale del territorio e quasi sempre anche l'unico centro culturale e ricreativo di una zona o di un quartiere vista l'assoluta mancanza di una progettazione urbanistica a f
avore dei nostri ragazzi. Queste rappresentano gli unici momenti aggregativi di una comunità, ormai chiusa in se stessa, che ha come unico riferimento verso l'esterno la televisione o il computer.
Gli unici momenti aggregativi per tante persone altrimenti isolate.
Tutte le iniziative di volontariato nascono grazie all'opera di Sacerdoti coraggiosi e di molti oscuri individui che lavorano nell'ombra per un'azione diffusa e capillare.
In una civiltà sempre più pervasa da un crescente nichilismo che disgrega le comunità e le conduce ad un individualismo sempre più sfrenato, di fronte ad una televisione spazzatura che ha sotterrato il già basso livello culturale sono restate uno dei pochi capisaldi di resistenza all'isolamento degli individui, delle persone, Esse rappresentano il nodo di convergenza di volontà, intenzioni e azioni di aiuto verso il prossimo senza alcuna richiesta di visibilità o di tornaconto di alcun genere. Qui è possibile trovare un volontariato espresso secondo la migliore accezione del termine. Un volontariato che non da diritto ad alcun vantaggio personale, non dà punti in alcuna graduatoria eppure presente e vivo. Un vero centro di ascolto dove al centro dell'attenzione c'è l'Uomo.
Eppure, queste realtà così importanti, non sono state messe, non dico al centro, ma neppure ai margini di qualunque discussione, programma o considerazione da parte dei nostri amministratori pubblici. Negli ultimi anni nei quali mi sono addentrato alla conoscenza della vita amministrativa della nostra Città, alla scoperta di uomini e meccanismi di amministrazione cittadini, della "politica" , mi sono reso conto che queste realtà, vengono date per scontate.
C'è una semplice presa d'atto.
Ma di fatto, tutti questi operatori che vivono ed operano in Parrocchie, sono considerati gli utili idioti della situazione. Quelli che gratuitamente tolgono le castagne dal fuoco ai nostri amministratori.
Ci sono e basta.
Queste, non possono rendere alcunché in fatto di immagine e rendita politica per nessuno. Non sono e non possono essere serbatoi di voti.
Ci sono e basta.
Tutto quello che fanno, non può essere "utile" al politico di turno. Non danno alcun tornaconto. Di conseguenza, quando poi leggi programmi di governo e gestione delle città che citano di continuo queste realtà non si può avere alcun dubbio: si "devono" citare. Però, all'atto pratico, sono escluse dai programmi sociali perché è altrettanto vero che, a differenza di altre forme di aggregazione, non sono cooptabili, sono autonome.
Credibilità a chi quindi? Fiducia a chi? Quali i criteri per stabilire la buona fede e superare il clima dei veleni e dei sospetti? Di sicuro la politica è il veleno più potente per screditare o addirittura annientare una piccola associazione che non accetta alcuna "copertura" politica.
Sono i partiti (contenitore) e i politicanti (contenuto) che si difendono. Sono i moderni ed attuali contenitori della "politica": di che cosa viene determinato solo e solamente dal materiale contenuto...