Napoli: De Sanctis, Grava, Rinaudo, Campagnaro (22' st Datolo), Aronica, Pazienza (18' st Cigarini), Gargano, Maggio, Lavezzi, Hamsik, Quagliarella (26' st Denis). A disp. Iezzo, Cannavaro, Rullo, Pià. All. Mazzarri
Milan: Dida, Abate, Nesta (8' Kaladze), Thiago Silva, Zambrotta, Ambrosini, Pirlo, Seedorf, Pato, Inzaghi (28' st Borriello), Ronaldinho (15' st Flamini). A disp. Roma, Antonini, Oddo, Huntelaar. All. Leonardo
Arbitro: Rizzoli di Bologna
Marcatori: 2' pt Inzaghi M), 5' pt Pato (M), 46' st Cigarini (N), 48' st Denis (N)
Note: ammoniti Pirlo, Campagnaro, Rinaudo, Grava, Aronica. Espulso al 41' st Abate (M) per doppia ammonizione
Il Napoli pareggia in rimonta contro il Milan. Primi 5 minuti da incubo per gli azzurri, che vanno sotto di due reti. Prima Inzaghi e poi Pato portano il Milan sullo 0-2. Il San Paolo non si ferma mai, così come il Napoli che si trova a dover lottare contro un Dida davvero ispirato. Il portiere brasiliano compie tre miracoli in una sola azione. La porta milanista sembra stregata. Ma la giusta espulsione di Abate al 41' della ripresa dà nuova linfa agli azzurri di Mazzarri che cambiano marcia e cominciano a crederci. Il nuovo entrato Cigarini segna il momentaneo 1-2 allo scadere. In pieno recupero, poi, Maggio restituisce il favore di Firenze a Denis, confezionando un grande assist ad occhi chiusi per l'attaccante argentino, il cui colpo di testa è forte e preciso. Il 2-2 fa esplodere il San Paolo. Termina così una gara strana, decisa nei primi e negli ultimi 5 minuti.
Ecco le pagelle.
De Sanctis 6: All’inizio viene preso a pallate da Inzaghi e Pato, senza poter fare niente. Nella ripresa si rifà toccando di quel poco il pallone allo stesso Inzaghi, negandogli la doppietta.
Grava 6: Non gioca la stessa grande partita di Firenze, ma Ronaldinho non tocca mai palla quando c’è lui. Gli errori sui fuorigioco cancellati dalla rimonta.
Campagnaro 6: Benino la fase difensiva, anche se probabilmente starebbe meglio sulla fascia destra. Esce perché è il più stanco ed è rientrante.
(dal 21’ st Datolo 6: Ha meno di mezz’ora per mettersi in mostra, e ci riesce solo sui calci d’angolo.)
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Rinaudo 5,5: Spesso si fa anticipare anche di testa, nonostante la sua superiorità in altezza. Per il resto è un po’ colpevole di quello strano inizio di gara.
Aronica 6: Non disdegna le sortite offensive, anche se non punge. In difesa, come Grava, sbaglia qualche fuorigioco, forse per la troppa voglia.
Maggio 7: Sempre decisivo, fino all’ultimo minuto. Non si ferma mai. Zambrotta non riesce ad affondare dalla sua parte, e lui ne approfitta. L’assist del pari è il suo.
Pazienza 5,5: Netta involuzione rispetto a Firenze. Stavolta non riesce a recuperare tanti palloni e nemmeno ad essere presente a centrocampo. Forse era stanco.
(dal 19’ st Cigarini 6,5: Cerca di dare ordine al Napoli e di “sfidare” il suo idolo Pirlo. Fa meglio di lui segnando un gol straordinario in un momento importante. Suona la carica.)
Gargano 6,5: Quando c’è da pressare lui è sempre pronto a dire “presente”. Anche stavolta corre tantissimo, peccato per qualche tiro non tentato.
Hamsik 6,5: Posizionato tra le linee, non riesce sempre ad essere incisivo. Poi, nel finale, sfrutta anche lui maggiori spazi e serve un buon pallone a Maggio che ha portato al gol del pari.
Lavezzi 6: Non è stato “devastante” come in altre partite, ma il suo apporto è comunque positivo. Quando si muove lui, porta con sé almeno due avversari.
Quagliarella 5: Non gli gira proprio. Sembra che abbia due catene legate ai piedi. Si impegna tantissimo, ma spreca altrettanto, spesso per troppo egoismo. È l’unico che deve trovare tranquillità. A quel punto comincerà a segnare e sarà decisivo per il Napoli.
(dal 26’ Denis 7: Mezzo voto in più per la concretezza con la quale entra in partita, come accaduto contro la Fiorentina. Stavolta Maggio gli restituisce il favore, ma sempre in pieno recupero.)
All. Mazzarri 6,5: Sta plasmando la squadra a sua immagine e somiglianza: grinta e cuore. Mai visto quest’anno un Napoli così voglioso. Mai domo in panchina, la squadra risponde alla sua maniera in campo. Tutti i cambi sono stati indovinati.