Il commissario regionale dei Verdi Borrelli: ''Firmato il triste finale di una storia lunga 125 anni''
Si è tenuta ieri mattina a Gragnano una manifestazione contro la chiusura della stazione della Ferrovia dello Stato, operativa da oggi, che ha di fatto mandato in pensione lo storico treno che collegava la città della pasta a Castellammare. All’iniziativa hanno partecipato associazioni, cittadini e meridionalisti, che hanno denunciato la scelta di chiudere uno dei punti focali del sistema di trasporto regionale anziché riqualificare l’opera, come ha ricordato Antonella Inserra, una delle principali promotrici del movimento di protesta, che ha poi rincarato la dose affermando: “I Borboni inaugurarono questa stazione, i seguaci di Berlusconi e Cosentino la chiudono portando via una risorsa preziosa, un pezzo della nostra stor
ia e della nostra identità di cittadini gragnanesi!”. Un riferimento storico-critico che torna anche nelle parole del commissario regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, il cui obiettivo dell’invettiva è però anche il sindaco della città delle acque Luigi Bobbio: "Il 12 MAGGIO 1885 nasceva la ferrovia di Gragnano, inaugurata, tra la folla festante, in presenza del Re Umberto I, della Regina Margherita e del Primo Ministro De Pretis – ha ricordato – Il 12 DICEMBRE 2010 il Sindaco di Castellammare Bobbio, la Regione e Trenitalia "firmano" il triste finale di una storia durata 125 anni". Nonostante le accuse al vetriolo, la manifestazione si è svolta pacificamente sino al momento della chiusura.