La protesta silenziosa delle mogli tradite dietro la chiusura del centro di massaggi erotici di piazza Trivione. È il clamoroso retroscena emerso dalle indagini delle forze dell’ordine, dietro l’operazione messa a segno in settimana. Sarebbero state proprio le testimonianze di alcune mogli gragnanesi, preoccupate per un rapporto di coppia non più “efficace” come di routine, a mettere in moto la macchina delle indagini. E dopo diverse settimane, è arrivato il blitz dei carabinieri della locale stazione, agli ordini del maresciallo Giovanni Russo, che ha portato alla chiusura del centro. Una struttura che, secondo quanto appreso dalle forze dell’ordine, era frequentata in particolare da over 60, alla ricerca (nelle ore pomeridiane) di un po' di relax e spensieratezza. Ed è stata anche la confessione di un cliente, fermat
o dai carabinieri all’uscita della struttura, ad accelerare le operazioni che hanno poi portato alla chiusura del centro massaggi. “Ho avuto un rapporto sessuale dietro compenso economico con una dipendente del centro”, queste le parole pronunciate dal 60enne ai carabinieri. Una volta entrati nel centro, i militari hanno poi rilevato che le “terapiste” (tutte di Castellammare) non avevano i requisiti adatti a svolgere le prestazioni che ufficialmente erano state messe a listino. E così, il Tempio di Karma era a tutti gli effetti un luogo dove si svolgeva sesso a pagamento. Un vero e proprio incubo, per tante mogli gragnanesi che, adesso, posso finalmente tirare un sospiro di sollievo. E, magari, recuperare il rapporto d’intimità con i propri coniugi, incrinato dalla presenza di quel centro gestito da massaggiatrici stabiesi.