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Gragnano - Con Nello D'Auria sindaco un consiglio comunale senza partiti. Tutti i consiglieri eletti

Entra in consiglio anche Michele Cimmino, il fratello del sindaco di Castellammare di Stabia. L’unica donna è Alessandra Polidori, consigliera di opposizione. In aula anche Alfonso Cesarano, nipote di Annarita Patriarca.

di red


Un consiglio comunale con una forte componente maschile e con tanti volti nuovi. La vittoria di Nello D’Auria fa voltare pagina all’assise di Gragnano, che si avvia verso una nuova era. Tutte le otto liste a sostegno del nuovo sindaco hanno espresso un consigliere comunale, un equilibrio assoluto all’interno della coalizione che ha prevalso col 56,52% delle preferenze, sovvertendo ogni pronostico nei confronti del sindaco uscente Paolo Cimmino, che si è fermato al 41,23%, mentre la terza candidata sindaco, Maria Pia Di Maio, ha raccolto il 2,25%. Il più votato tra i consiglieri è Catello Scotognella, che ha raccolto 977 voti ed entra in consiglio con la lista “Cambiamo!”, mentre la lista “Nello D’Auria Sindaco” ha espresso due consiglieri, Francesco Scala e Alfonso Elefante, al pari di “Gragnano Hub” che porta in consiglio Antonio Scala ed Edgardo Esposito.

Entra in aula anche Michele Cimmino, fratello del sindaco di Castellammare di Stabia, che ha ottenuto 361 preferenze ed è risultato il più votato della lista “Oltre”. Con lui an

che Giovanni Sorrentino con “Gragnano Popolare”, Salvatore Castrignano con “Insieme Democratico”, Andrea Gaudino con “Liberi e Forti per Gragnano” e Vincenzo Stile con “Officina Futuro”.

L’unica donna in consiglio è Alessandra Polidori, eletta nella lista “Paolo Cimmino Sindaco” insieme ad Antonio D’Arco. Entra in consiglio, in qualità di candidato sindaco sconfitto, anche Paolo Cimmino, mentre le ultime caselle sono occupate da Alfonso Cesarano (“Forza Gragnano”), nipote del capogruppo regionale di Forza Italia Annarita Patriarca, la grande sconfitta di questa tornata elettorale, che ha perso nel suo feudo nonostante la discesa in campo in prima persona accanto ad Antonio Tajani. Per “Unione di Centro” entra in consiglio Mario Di Nola, mentre l’ultimo ad accedere in aula è Antonio De Angelis con “Uniti per Gragnano”. Un consiglio comunale senza i simboli di partito, dunque, in cui pesano oltremodo le disfatte del Pd, del Movimento 5 Stelle e della compagine di Forza Italia vicina ad Annarita Patriarca.


martedì 5 ottobre 2021 - 13:02 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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