Cronaca

Estorsione a operaio, tre in cella

Pretendevano il pizzo sui lavori in casa. Denunciati dalla vittima

di Francesco Fusco


Tentano di estorcere 9mila euro a un operaio stabiese. In carcere, con l'accusa di tentata estorsione, sono finiti Antonio Occidente, 33 anni, Luigi Ingenito, 35 anni e Antonino Sansone Esposito, 34 anni. Secondo i funzionari del commissariato di polizia stabiese guidato dal primo dirigente Luigi Petrillo e dal vicequestore Stefania Grasso i tre pluripregiudicati arrestati ieri avevano assunto il comando della cosca dei D’Alessandro dopo l'arresto di Pasquale D'Alessandro, avvenuto lo scorso mese di giugno. Occidente e Ingenito sono stati colti in flagranza di reato da due agenti in borghese mentre, nei pressi dell'ospedale San Leonardo, cercavano di estorcere una rata di 3mila ad un 39enne operaio della Sanitas, la ditta che si occupa di pulizie nella struttura sanitaria stabiese. A incastrare gli estorsori è stata la denuncia della vittima che, non disponendo della cifra richiesta, ha deciso di raccontare tutto alla Polizia. I fatti risalgono al lontano 2003, quando A.S. (queste le iniziali dell'operaio taglieggiato) decide di ristrutturare il proprio appartamento situato nel centro di Castellammare. Il 39enne non riuscì a saldare tutto il conto presentatogli dalla ditta chiamata ad eseguire i lavori, ma la faccenda fu chiusa bonariamente tra le due parti. Fino al mese scorso, quando i tre pregiudicati si sono avvicinati autonomamente al dipendente della Sanitas, ricordandogli a modo loro

quell'episodio. «A noi risulta che devi dare ancora dei soldi a una ditta di Castellammare - queste le parole rivolte da Occidente e soci al 39enne -; invece di pagare loro è meglio che ci dai subito 9mila euro, altrimenti finisce male». I tre malviventi riescono a estorcere una prima tranche di 3mila euro all'operaio, padre di un bimbo malato. Ieri avevano un altro appuntamento per la «seconda rata». A incontrare il 39enne nei pressi dell'ospedale si presentano così Occidente e Ingenito. La scena viene però ripresa dalle telecamere di videosorveglianza della struttura ospedaliera del viale Europa. Gli inquirenti decidono di visionare le cassette e, dai filmati registrati, incastrano i tre pregiudicati. Occidente, Ingenito ed Esposito sono stati portati nel locale commissariato per gli accertamenti di rito. Da qui, poi, il trasferimento nel carcere napoletano di Poggioreale dove tuttora si trovano in attesa di essere interrogati dal giudice per la convalida del fermo. Nei loro confronti pesa come un macigno l'accusa di tentata estorsione. Intanto le forze dell'ordine stabiesi invitano i cittadini a denunciare ogni eventuale richiesta estorsiva rivolta adesso non solo a commercianti e imprenditori, ma anche a semplici operai. Una nuova escalation del pizzo dunque che, secondo gli investigatori, sarebbe dovuta al vuoto di potere nella cosca lasciato dall'arresto di Pasquale D'Alessandro.


mercoledì 11 luglio 2007 - 11/07/2007 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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