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Elezioni politiche italiane del 2018: aperti i seggi per 46 milioni italiani. Ritardi a Palermo

Ristampate a Palermo le schede elettorali di 200 sezioni.

di Ansa


Seggi aperti in tutta Italia per il voto alle elezioni politiche. Chiamati al voto oltre 46 milioni e mezzo di elettori per la Camera dei deputati, quasi 43 milioni per il Senato della Repubblica. Si eleggono 618 deputati e 309 senatori, 18 parlamentari estero. Sarà un Election Day, in quanto si voterà anche per il rinnovo di Presidenza e Consiglio regionale di Lombardia e Lazio. Fari, anche dell'Ue puntati sul voto italiano, come sul referendum dell'Spd.

Si sono registrate proteste dei cittadini per i ritardi nell'apertura di alcuni seggi elettorali a Palermo per la distribuzione delle schede - poco meno di 200mila - ristampate nella notte, a causa di un errore nella perimetrazione dei collegi Palermo 1 e Palermo 2, con 200 sezioni interessate. Oltre un'ora e mezza dopo l'orario previsto per l'apertura, non sono ancora cominciate le operazioni di voto in alcuni seggi, E' il caso dell'istituto comprensivo Uditore Setti Carraro dove nelle cinque sezioni gli elettori sono stati invitati a tornare dopo mezz'ora. I presidenti in questo momento stanno timbrando le schede. Entro pochi minuti, assicurano dalla Prefettura, tutti le sezioni di Palermo saranno tutte aperte.

"Mi preoccupa che a Palermo alcuni seggi siano ancora chiusi in attesa di ricevere le schede elettorali corrette. Nel giorno più importante di una democrazia, quello delle elezioni, sono ritardi ed errori inaccettabili, che spero non scoraggeranno la partecipazione dei cittadini", ha commentato il presidente del Senato Pietro Grasso e leader di LeU commenta il fatto che a Palermo siano ancora chiusi molti seggi per via di errori fatti sulle schede.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha votato poco dopo le 8:30, nella sezione 535 della scuola Giovanni XXIII del quartiere Libertà a Palermo. Nel capoluogo si registrano ritardi nell'apertura di alcuni seggi a causa di un errore che ha causato la ristampa delle schede di 200 sezioni. Subito dopo il voto il Capo dello Stato è uscito dalla sezione elettorale dimenticando di ritirare il documento d'identità che il presidente di seggio ha subito provveduto a consegnare agli uomini della scorta.

GLI APPELLI DEI PARTITI NELL'ULTIMO GIORNO UTILE

Ma non è mancato chi, come Silvio Berlusconi, ma anc

he Beppe Grillo ha interretto il silenzio elettorale. 

Per la prima volta non si metterà la scheda nell'urna ma sarà il presidente di seggio a farlo - COME SI VOTA, LA VIDEOGRAFICA

Tra una perturbazione e l'altra, il maltempo sembra voler concedere una breve tregua alla giornata elettorale, lasciando anche ampi spazi di sereno nelle regioni centrali e settentrionali.

Ma c'è chi ha dovuto spalare la neve per l'insediamento dei seggi. 

Come è accaduto ad Acervia in provincia di Ancona dove il centro storico è stato coperto da 80 centimetri di neve.



Molti autisti dei bus di Roma e dei vaporetti a Venezia, inoltre, hanno scelto di arrotondare lo stipendio facendo gli scrutatori. Un fenomeno non nuovo, ma meno bus nella Capitale e corse saltate di vaporetti hanno suscitato le lamentale degli utenti sui social.

Schede ristampate per errori dal nord al sud dello Stivale. A Palermo 200mila ristampate per un errore. Problemi anche a Bolzano e Mantova.

- I NUMERI: In dettaglio gli elettori per la Camera (diritto di voto dai 18 anni compiuti entro domenica) sono 46.604.925, di cui 22.430.202 maschi e 24.174.723 femmine; per il Senato (diritto di voto dai 25 anni) sono 42.871.428, di cui 20.509.631 maschi e 22.361.797 femmine. Eleggeranno 618 deputati e 309 senatori. Le sezioni elettorali saranno 61.552.

- VOTO ALL'ESTERO: Gli elettori della circoscrizione estero - al voto in anticipo e fino a giovedì prossimo, 1 marzo - sono per la Camera 4.177.725, per il Senato 3.791.774. Con il voto all'estero saranno eletti rispettivamente 12 deputati e 6 senatori.

- RIPARTIZIONE SEGGI: La nuova legge - il cosiddetto 'Rosatellum' - prevede un sistema elettorale misto sia alla Camera che al Senato: un terzo dei seggi è assegnato con il sistema maggioritario e due terzi con il sistema proporzionale. Con il sistema maggioritario in ciascun collegio viene eletto un solo candidato, quello che ottiene più voti. Con il sistema maggioritario sono assegnati 232 seggi alla Camera e 116 seggi al Senato. L'assegnazione dei restanti seggi del territorio nazionale (386 alla Camera e 193 al Senato) avviene con il metodo proporzionale in collegi plurinominali.


domenica 4 marzo 2018 - 09:15 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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