Mister Guido Pagliuca è salito questa mattina per rispondere alle domande dei media. Le vespe affronteranno il Crotone, una nobile decaduta del calcio italiano, senza il supporto dei propri tifosi. Domani alle ore 18:30 i gialloblù dovranno fare a meno del dodicesimo uomo per sfatare il tabù Ezio Scida per effetto della decisione del Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive che ha vietato la possibilità di acquistare tagliandi per il settore ospiti. Nel mentre la compagine di Pagliuca lustra il pungiglione in vista del match impegnativo. «La squadra ha lavorato sull’atteggiamento. Ci dev’essere grande umiltà da parte di tutti con la consapevolezza di cosa ci ha portato a determinati risultati. Quella contro il Benevento è stata una partita di spessore sotto tutti gli aspetti, sia di possesso che di non possesso. Anche quelli che stanno giocando di meno all’interno del gruppo sono importanti. Con queste consapevolezze dobbiamo pensare alla partita di domani. A parte Piovanello, che non ha ancora recuperato, e la squalifica di Piscopo, sono tutti a mia disposizione. Affrontiamo una squadra brava a portare le press
ioni alte e brava nelle ripartenze. Dobbiamo capire i momenti vari della partita. Potrebbero esserci degli spazi da sfruttare. È un momento che deve darci entusiasmo, ma deve esserci quella grande umiltà che ci contraddistingue e dev’essere ben chiaro perché ci troviamo in quella posizione. C’è grossa ambizione, anche individuale. Le partite come quella di domani devono servici proprio a questo. Se si pensa alla partita di Benevento, sbagliamo. È una partita che va archiviata. Ci sono quei momenti sulla quale dobbiamo calcare un po’ la mano. Il commento di mister Zauli? È normale che uno ha le proprie ambizioni ed esigenze. Fa parte del nostro lavoro. Siamo consapevoli e consci che stiamo vivendo un bel momento. Penso sia giusto regalare alla nostra gente momenti di felicità sportiva come quelli che stiamo dando in questo periodo. I nostri tifosi penso che siano da applausi, per come ci spingono e per come vivono il momento. E soprattutto per la correttezza e questo è evidente. Ci dispiace che non possono venire, perché per noi sono importanti. Per quanto sono corretti, dispiace che venga negata loro la trasferta.»