E' bufera sull'intervento alle Camere.
"A due settimane dalle elezioni il Presidente del Consiglio si vede attaccato con un attacco politico ad orologeria". A dirlo è il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti. Riferendosi alle motivazioni della sentenza di condanna dell'avvocato inglese Mills, che secondo i giudici ha mentito perché corrotto da Silvio Berlusconi. E intanto dall'opposizione monta la polemica sull'annuncio fatto ieri dal premier, a proposito di un suo prossimo intervento in Parlamento per denunciare i comportamenti di "certa magistratura".
"Abbiamo sentito tanti distinguo - dice questa mattina Bonaiuti - ma quando arriva la sentenza politica, il Pd si dimostra giustizialista come Di Pietro. Dio li ha fatti e poi li accoppia". Poi le critiche ai titoli dei giornali che parlano di "ira" o di "sfogo" di Berlusconi. "Nessuno scrive semplicemente la 'replica' di Berlusconi".
E il concetto di "giustizia a orologeria" viene usato anche dal capogruppo Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto. Che aggiunge: ''Oggi vale il lodo Alfano perché altrimenti subiremmo una destabilizzazione totale di tutto il sistema politico italiano in un momento delicatissimo''.
gn: justify;">Ma sulla vicenda Mills interviene, con toni e opinioni assai diverse, anche Dario Franceschini. Girando questa mattina per il quartiere Centocelle di Roma, dice: "Qui ho trovato un grande senso di indignazione perchè la gente si aspetta che i politici si occupino dei problemi delle persone, della crisi. Berlusconi non ha trovato due minuti di tempo per venire in aula a parlare dei problemi degli italiani, vuole venirci per autoassolversi e sollevare un polverone politico".
Ancora più duro il capogruppo Antonio Di Pietro. "Siamo totalmente in disaccordo - spiega - sul fatto che Berlusconi venga a riferire in Parlamento, sarebbe inaccettabile avere una sentenza parlamentare. Berlusconi come tutti gli italiani deve andare a difendersi in tribunale. Se Berlusconi viene ad accusare la magistratura in Parlamento è un attacco alla Costituzione e una violazione al principio della divisione dei poteri. I presidenti delle Camere non devono permettere che avvenga".
E sul caso Mills Rifondazione comunista ha organizzato un presidio in piazza San Babila, a Milano, alle 18,30. Per chiedere le dimissioni del premier.