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Castellammare - Voci dal mondo, un confronto sul futuro dell'istruzione e sulle sfide globali dell'Agenda 2030

L'evento si è svolto sabato presso l'aula consiliare del comune stabiese.


Si è svolto sabato 29 novembre, presso la Sala Consiliare del Comune di Castellammare di Stabia, l’evento “Voci dal mondo: il Futuro dell’Istruzione e le Sfide Globali dell’Agenda 2030”, promosso dal Centro Locale Intercultura di Castellammare di Stabia in occasione del 70º anniversario di Intercultura O.d.V. e realizzato con il patrocinio morale della Città. L’iniziativa ha raccolto una partecipazione entusiasta di studenti, docenti, volontari, istituzioni e cittadini, tutti coinvolti in una mattinata dedicata al dialogo sul ruolo sempre più centrale dell’educazione in un mondo caratterizzato da rapide trasformazioni e nuove sfide globali.

L’apertura dei lavori è stata affidata a Taddeo Di Capua, Presidente del Centro Locale Intercultura di Castellammare di Stabia, che ha accolto i presenti sottolineando l’importanza dell’internazionalizzazione scolastica come strumento per costruire una comunità più aperta e consapevole. Sono seguiti i saluti istituzionali, tra cui quello dell’Assessore all’Educazione e all'Identità Stabiese Annalisa Di Nuzzo, che ha richiamato l’urgenza di una scuola capace di formare cittadini responsabili, inclusivi e globalmente competenti. “La città di Castellammare di Stabia ha un rapporto consolidato con Intercultura da diversi decenni sia dal punto di vista delle scuole della città, ma anche dal punto di vista dell’amministrazione comunale. Privilegiamo questo rapporto perché Intercultura è una porta aperta sul mondo, un esercizio di cittadinanza globale attiva e una palestra di vita per i ragazzi, ma anche per le istituzioni scolastiche e per l’amministrazione comunale affinché si costruiscano ponti piuttosto che muri. In questo senso, Interculturale svolge un lavoro che definirei transculturale, cioè che apre alla possibilità dell’incontro e alla scoperta delle culture diverse dalla propria. (...) Io stessa ho un’esperienza diretta con Intercultura, il papà di mio figlio ha partecipato ad un programma all’estero Intercultura ed ho numerosi amici che, da studenti, hanno fatto la stessa esperienza. (...) I programmi di mobilità studentesca di Intercultura hanno decisamente avuto un forte impatto sull’identità della nostra città ed io, in quanto Assessore all’Identità Stabiese, noto che negli anni si è costruito un legame profondo tra la nostra città e l’associazione Intercultura attraverso racconti e ricordi che vengono tramandati da generazione in generazione.”

Tra i momenti centrali della giornata, il coinvolgimento delle scuole partecipanti ha rappresentato un elemento distintivo: il Liceo Scientifico "F. Severi" e l’Istituto Tecnico "L. Sturzo" di Castellammare di Stabia, il Liceo Scientifico "A. Nobel" di Torre del Greco e l’Istituto di Istruzione Superiore "Don Lorenzo Milani" di Gragnano hanno dato vita a un dibattito strutturato secondo il modello delle Nazioni Unite. Le squadre, ciascuna impegnata a rappresentare una delegazione nazionale, hanno discusso e argomentato sull'obiettivo 4.3 dell’Agenda 2030, dedicato all’accesso equo all’istruzione terziaria e alle opportunità di formazione per tutti. Questo format ha permesso ai ragazzi di mettersi alla prova come veri giovani diplomatici, esercitando capacità di mediazione, ricerca, cooperazione e pensiero critico.

 A valutare la qualità delle argomentazioni e la profondità delle analisi presentate dagli studenti è stata una giuria altamente qualificata, composta da figure particolarmente sensibili ai temi dell’educazione e della cittadinanza globale: Giacomo D’Elia, presidente di Libera Castellammare di Stabia, studente impegnato nella promozione della cultura della legalità; la professoressa Antonietta Calò, da sempre attiva nella formazione scolastica e nella valorizzazione delle competenze degli studenti; l'avvocato Francesco Esposito, ex borsista e volontario del centro locale Intercultura do Castellammare di Stabia, che ha portato il s

uo sguardo sulla dimensione internazionale della crescita giovanile; e la dott.ssa Grazia Maria Bartucci, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Intercultura, che ha seguito con particolare attenzione il dibattito dei giovani, interpretandone la portata educativa e il valore formativo.

Il contributo degli ospiti ha arricchito ulteriormente l'evento. Il dottor Filippo Salone, responsabile Relazioni Esterne, Advocacy e Rapporti Istituzionali nonché coordinatore del gruppo di lavoro ASviS dedicato all’obiettivo 16, ha approfondito il ruolo dell’educazione nella realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, sottolineando la necessità di scuole capaci di preparare i giovani alle sfide del presente. La dottoressa Gabriella Zoschg, referente per l’internazionalizzazione dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, ha illustrato il percorso delle scuole campane verso una sempre maggiore apertura internazionale. La testimonianza del dottor Raffaele Luise, ex borsista e volontario del centro locale Intercultura di Castellammare di Stabia, ha offerto un vivido racconto del valore trasformativo degli scambi culturali, mentre il dottor Enrico Elefante, funzionario AIG, esperto di politiche giovanili, formatore del pool dei trainers del Dipartimento Gioventù del Consiglio di Europa e ricercatore presso l’Università di Bologna, ha posto l’attenzione sulle reti dell’accoglienza e sul ruolo dell’ospitalità nella crescita delle nuove generazioni.

Particolarmente significativo il contributo della dott.ssa Grazia Maria Bartucci, che nel suo intervento ha ripercorso la storia e la missione di Intercultura, evidenziando come, da settant’anni, l’associazione rappresenti un punto di riferimento per la formazione di cittadini globali.

“Ci tengo tanto a ringraziare i volontari del centro locale Intercultura di Castellammare di Stabia per aver organizzato questo evento e voglio complimentarmi con questi ragazzi delle scuole del territorio che ci hanno intrattenuto con degli argomenti molto interessanti. Intercultura collabora con ASviS proprio per l’istruzione di qualità dell’obiettivo 4.3 dell’agenda 2030. (...) I volontari sono il cuore pulsante dell’associazione ed io in primo luogo sono una volontaria, ma anche una ex borsista. Uno dei miei sogni da ex borsista era quello di continuare con la mission di Intercultura e aiutare altre ragazze e ragazzi a vivere questa esperienza e trasmettere loro tutto quello che avevo ricevuto ed imparato con essa. (...) Con lo scambio di Intercultura, che è il mezzo per raggiungere la missione del dialogo interculturale, quello che i ragazzi portano a casa sono competenze trasversali, quelle che oggi vengono chiamate soft skills, che non sono nient’altro che delle abilità che servono per affrontare il mondo del lavoro con una visione olistica. (...) Tra le ricerche fatte dalla fondazione Intercultura c’è proprio l’impatto sulla crescita di una ragazza o di un ragazzo del terzo/quarto anno delle superiori, che è totalmente diverso da quello che può fare un progetto Erasmus, prima di tutto perché gli studenti vengono inseriti in una famiglia ospitante e dunque vivono la propria esperienza con un approccio più diretto verso la cultura del Paese e la sua società.”

A dare ulteriore rilievo alla giornata è stata la presenza di una troupe della RAI, impegnata nella realizzazione di riprese che saranno trasmesse all’interno di un prossimo format televisivo.

L’evento si è concluso con la consegna degli attestati di partecipazione e la premiazione della scuola vincitrice del dibattito, momento che ha raccolto in modo emblematico lo spirito dell’intera iniziativa: credere nelle potenzialità dei giovani, investire nell’educazione e promuovere una cultura dell’incontro e della collaborazione tra popoli. L’evento ha confermato, ancora una volta, l’importanza dell’istruzione come fondamento irrinunciabile per la costruzione di una società più equa, aperta e orientata al futuro.


martedì 2 dicembre 2025 - 11:37 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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