Auto contromano, motorini che invadono i marciapiedi, conducenti senza casco, spesso in due o tre sullo stesso mezzo, che sfrecciano a velocità folli ignorando ogni regola: Castellammare è così sempre più ostaggio dell’inciviltà stradale. Un fenomeno che specialmente nelle ore notturne si trasforma in una vera emergenza, trasformando la città in una zona franca dove il rispetto delle leggi sembra non esistere.
Questa situazione non è nuova, ma l’escalation degli ultimi tempi mette in evidenza una verità scomoda: il sistema di controllo urbano è inefficace e non riguarda solo le periferie. Basta farsi un giro in centro città per imbattersi in auto che percorrono, per esempio, via Virgilio contromano per risalire comodamente sul Viale Europa, oppure ‘ammirare’ motorini che evitano il traffico sfruttando i marciapiedi con noncuranza e strafottenza, intimando ai pedoni di spostarsi, in diverse strade stabiesi, da via Rajola a via Nocera.
Nonostante le lamentele dei cittadini, che da anni denunciano il pericolo rappresentato da questi comportamenti, nulla sembra essere cambiato. “Ogni notte è la stessa storia&rdquo
; lo sfogo social di un residente del centro cittadino esasperato. Eppure, le pattuglie si vedono raramente, le multe sono un miraggio e le azioni concrete sembrano ferme al palo.
L’assenza di una risposta adeguata non è solo un problema di sicurezza, ma rappresenta anche un chiaro fallimento delle strategie messe in campo fino ad oggi e di un sistema di videosorveglianza adeguato. Non basta invocare più controlli o promuovere sporadiche campagne di sensibilizzazione. Serve un cambio di passo deciso, che parta da una presa di coscienza politica: la sicurezza stradale è una priorità e deve essere trattata come tale. Ma serve soprattutto la volontà di affrontare il problema con determinazione, senza piegarsi all’inerzia o, peggio, all’indifferenza.
Mentre le istituzioni temporeggiano, i cittadini pagano il prezzo di questa anarchia urbana. Si vive con la paura di passeggiare per le strade, assistendo impotenti alla trasformazione della città in un campo di gioco per pochi irresponsabili. Così, Castellammare non potrà mai dirsi una città sicura e vivibile, ma resterà schiacciata sotto il peso del suo immobilismo.