Cronaca

Castellammare - Via Grotta San Biagio in stato di abbandono, esposto in Procura

«Problemi iniziati dal 2008. Ora trovare i responsabili e punirli».

di sr


Un esposto alla Procura di Torre Annunziata per denunciare “lo stato abbandono e di degrado del tratto di strada tra Via Cosenza ed il passaggio a livello dell'EAV di Via Grotta S. Biagio. Pericolo di sprofondamento della strada con interessamento delle strutture insistenti e di pericolo per le persone”. A presentarlo è stata l’associazione Città Viva presieduta dal primo firmatario dell’esposto, il sig. Enzo Guadagno. Nella denuncia, su 3 pagine, si precisa che “i problemi su elencati, sono cominciati dal 2008 in poi e segnalati con apposita lettera protocollata al Comune”. I problemi di cui si parla nell’esposto riguardano principalmente la “buche che di volta in volta vengono riempite in modo provvisorio causate da un sistema fognario in pessimo  stato e da una illuminazione pubblica quasi sempre assente. A questo si aggiunga che sono più di 40 anni che questo tratto di strada non è stato completamente ripavimentato. Attualmente, si possono notare sprofondamenti e dislivelli che sono nell'ordine dei 40 cm,  muri  di confine crepati e inclinati pericolosamente insieme a cancelli elettrici e non che a causa di questi sprofondamenti, potrebbero  cadere, e (mancano i marciapiedi)  colpire i passanti. Il formarsi di buche ha causato il proliferare di ratti e blatte, rendendo la vita dei residenti difficile”. Insomma, una situazione realmente molto difficile e complicata che, tra l’altro, riguarda anche via Einaudi, strada distante poche centinaia di met

ri da via Grotta San Biagio e anch’essa divenuta nel tempo peggio di una mulattiera.

Come detto da Guadagno, i problemi in via Grotta San Biagio iniziarono nel 2008 a seguito di lavori alla rete fognaria. “La  nuova  condotta  fognaria – si legge nell’esposto - fu realizzata  con  una  tecnica  detta  comunemente "spingi tubo"  che  di  fatto  ha  spinto  un  tubo  di grosso  diametro  (1000  mm.)  al  di  sotto della  sede stradale partendo  da una proprietà  privata  e non tenendo  conto dei sottoservizi  esistenti, della natura dei terreni che si attraversavano e della sezione stradale che comprendeva la vecchia fogna in muratura. Infatti, fu realizzato un doppio condotto sovrapposto, distruggendo tutti i sottoservizi e non rifacendo gli allacciamenti dei pozzetti proprietari dei fabbricati con alla  nuova   condotta”.

Problemi che sono aumentati nel corso degli anni anche a causa della mancata attività di gestione e manutenzione da parte del Comune e degli altri enti preposti. Per questo, i firmatari dell’esposto chiedono alla Procura di “disporre gli opportuni accertamenti in ordine ai fatti così come esposti  dettagliatamente in narrativa, valutando gli eventuali profili d'illiceità penale degli stessi e, nel caso, individuare i possibili soggetti responsabili al fine di procedere nei loro confronti”.


domenica 3 marzo 2024 - 07:49 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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