Anche a Castellammare e dintorni cresce la paura del ragno violino, l’insetto di cui si sta parlando tanto ultimante soprattutto per il suo morso, risultato letale per alcuni pazienti. Un giovane 20enne è stato punto da questo aracnide, mentre svolgeva dei lavori all’aperto. Subito i primi sintomi, poi la corsa al pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo dove i sanitari hanno proceduto alla pulizia della ferita. Il paziente è stato poi dimesso, ma dopo dieci giorni l’incubo non è tornato. Dopo un immediato ricovero è stato trasferito al Cotugno di Napoli anche se le condizioni di salute non destano particolari preoccupazioni.
La preoccupazione è salita anche nei comuni limitrofi. A Pompei, in un’abitazione privata, sono stati individuati ben sette ragni violino. Dopo l’intervento di disinfestazioni, gli esemplari sono stati inviati al Cardarelli di N
apoli per accurate ricerche e da qui trasferiti a Brescia. «il suo morso può avere conseguenze significative come ci dimostrano gli ultimi casi di cronaca di questa estate un po’ bizzarra -ha spiegato il dott. Antonio Coppola dirigente dell’Asl di Salerno ed Assessore all’Inclusione Sociale al comune di Torre Annunziata a tuttosanità- anche se non è un ragno aggressivo e le probabilità di decessi sono basse. La cosa più importante è, se possibile, catturare il ragno – anche se morto – e controllare i suoi caratteri distintivi. Bisogna anzitutto sapere che il ragno violino deve il suo nome alla caratteristica macchia a forma di violino presente sul cefalotorace, ossia la parte anteriore del corpo. Questo segno distintivo è più visibile negli esemplari adulti e più grandi, ma può essere difficile da individuare nei ragni più piccoli o più giovani.»