Il progetto Eav approvato martedì a palazzo Farnese porterà a raddoppiare i binari della Circumvesuviana diretti verso il centro di Castellammare. In consiglio comunale l'ok è stato pressoché unanime, con l'unica eccezione del 'no' arrivato dell'esponente di Liberi e Uguali Tonino Scala, il quale non ha mancato di illustrare ai colleghi le criticità del progetto che comprenderà il traforo nella collina di Varano, attraverso il quale passeranno i convogli.
«La vicenda è seria e merita da parte di tutti attenzione - ha detto a Stabia Channel il consigliere di opposizione -. Il raddoppio è una cosa utile, quello che si sta mettendo in campo è un progetto monco che serve solo a sventrare la collina di Varano con tutto quello che rappresenta e non è un progetto d'insieme. Mi spiego meglio, il raddoppio non è previsto fino a Sorrento ma solo fino a Castellammare centro. Per pochi minuti è utile forare una montagna così importante e così fragile?».
In aula, Scala ha ricordato all'Assise le battaglie politiche che nel 2009 portarono alla costituzione di comitati contro il raddoppio dei binari. Un fatto che di per sé non rappresenterebbe un problema: «Se mi avessero detto di incrementare i collegamenti fino alla penisola, creando una linea di interscambio con le
Ferrovie di Stato, avrei votato a favore - incalza -. Sarebbe stata l'occasione per dotare la città di un sistema di trasporto alternativo fondamentale per non gravare sul traffico stradale. Cosa sarebbe cambiato se il progetto si fosse fermato agli Scavi? Ho provato a spiegare ma ho avuto la sensazione che quasi non si capisse di cosa stessimo parlando».
Una questione che, fondamentalmente, non ha attirato l'interesse degli stabiesi e di tutti gli ambientalisti che avrebbero potuto muoversi a tutela di un paesaggio, quello del Varano, inevitabilmente stravolto dall'attuazione del disegno dell'Eav. «Devo ammettere che la freddezza dei cittadini mi fa male - ammette a tal proposito Scala - ma è un fatto oggettivo che l'allarme che abbiamo lanciato non abbia avuto praticamente seguito. Probabilmente chi di dovere se ne accorgerà troppo tardi e chi lo sa, forse allora attaccherà proprio la politica».
Il caso fa il paio con quello della settimana scorsa, quello relativo all'assegnazione a un privato dei locali del piano terra della stazione Circum delle Antiche Terme per la cifra irrisoria di 350 euro al mese. Anche allora Tonino Scala aveva segnalato l'inadeguatezza di una scelta che nei fatti avrebbe tolto una preziosa possibilità alla comunità stabiese, bacchettando in quel caso l'immobilismo del Comune di Castellammare.