Un declinio lungo 12 anni. Era, infatti, il 14 gennaio 1999 quando l'allora sindaco di Castellammare di Stabia, Catello Polito, in un documento sindacale concedeva l'autorizzazione alle Terme di Stabia per prestazioni sanitarie di Fascia A, ovvero escludeva dai servizi erogati dal complesso del Solaro quelli di riabilitazione (Fascia C). Da allora, le Terme di Stabia hanno vissuto anni difficili, di concorrenza con strutture private abilitate alle attività di riabilitazione, strutture che si moltiplicavano e diffondevano su tutto il territorio. E pensare che nel 1980, con autorizzazione della Regione Campania, le Terme di Stabia furono autorizzate all'apertura di un centro di terapia fisica. Nel 1983 arrivava la convenzione con USL 35 per l'apertura del centro di fisiokinesiterapia. Nel 1997 arrivava anche l'iscrizione all'albo regionale dei centri di riabilitazione della Regione Campania. Poi il lento, lungo, declinio. Ma i tentativi per riportare le cure riabilitative alle Terme furono fatti. Nel 2002 la richiesta fu bocciata dalla commissione regionale, senza specificarne i reali motivi. Nel 2006, a seguito di visita ispettiva della commissione regionale, viene concessa autorizzazione ad un centro di fisiokinesiterapia. Ma ancora una volta la fascia C è esclusa. Nel 2007, il sindaco di Castellammare di Stabia, Salvatore Vozza, redige una positiva relazione di accreditamento della struttura termale, ma ad oggi la fascia C è ancora un miraggio.
E' stata questa la ricostruzione storica che ieri mattina hanno fatto alla commissione salute della regione il presidente delle Terme di Stabia, Catello Dello Ioio, e la direttrice sanitaria del complesso termale, Lucia Di Martino. L'obiettivo, ancora una volta, è far riconoscere alla struttura termale stabiese le cure sulla riabilitazione.
Soddisfatto dell'esito dell'audizione il presidente delle Terme Lino Dello Ioio che ci tiene a ringraziare "il presidente della commissione, il dottor Michele Schiano, per la sollecitudine con cui ha portato avanti la nostra richiesta. Già nei giorni scorsi - spiega Dello Ioio - l'on. Schiano è stato punto di riferimento in Regione per le Terme di Stabia in relazione ai recenti rapporti con l'ASL Na 3 Sud. Adesso ha dichiarato di ben comprendere l'importanza vitale della nostra realtà aziendale in tutto il comprensorio stabiese". Sull'audizione in commissione, Dello Ioio spiega come "l'interesse sollevato dalla nostra questione nei membri della commissione, ci fa ben sperare sull'esito positivo di questa nostra istanza. Faccio presente che c'è stato anche un forte intervento del sindaco Bobbio sulla vicenda che ha sollecitato il presidente della Regione, Stefano Caldoro". Sull'importanza del raggiungimento della Fascia C, il presidente delle Terme sottolinea come il suo ottenimento "valorizzerebbe la grande professionalità delle risorse umane oggi presenti alle Terme di Stabia e darebbe al termalismo una struttura all'avanguardia. Questo consentirebbe, inoltre, di risolvere definitivamente l'annoso problema del paga
mento dei salari ai dipendenti in quanto ci sarebbe un incremento di lavoro".
Guardando poi a quanto fatto nel recente passato, Dello Ioio sottolinea "con una piccola vena polemica, che negli ultimi anni chi era posto a capo di questa azienda, non ha messo in atto i passi necessari per raggiungere questo traguardo. Mi sono chiesto più volte il perché".
Quindi, in vista del traguardo finale, Dello Ioio invita "tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale a sollecitare i propri rappresentati regionali per fare in modo che Terme di Stabia abbia una corsia preferenziale su questa richiesta di fascia C, perché Terme di Stabia è un bene di tutta la città e non ha colore politico. Se si vuole sostenere la giusta causa dei lavoratori delle Terme, ai quali stiamo riuscendo a corrispondere mensilmente lo stipendio pur permanendo un arretrato ereditato dalla passata gestione, bisogna fare in modo di garantire valide prospettive di lavoro a questa struttura. Anche nel comparto del turismo termale - prosegue Dello Ioio - stiamo mettendo in campo nuove iniziative, cercando di fare in modo che il parco idroponico di Terme di Stabia diventi il fulcro dell' attività turistica estiva stabiese".
"Le Terme - ha spiegato poi la dottoressa Lucia Di Martino - meritano la fascia C. Già 20 anni fa qui si faceva riabilitazione, andata persa per un vizio di forma. Ma ora bisogna guardare avanti, al raggiungimento di questo importante risultato, che permetterebbe alla Terme di Stabia di guadagnare una nuova fascia di mercato e, al contempo, di offrire tutta la professionalità di cui dispone ai tanti pazienti che oggi già usufruiscono dei nostri servizi. La commissione - prosegue la direttrice sanitaria delle Terme - ha prestato molta attenzione alla nostra richiesta e seguirà attentamente la situazione. La cosa importate è che si inizi a parlare delle Terme in modo positivo e non più di una struttura in deficit". La dottoressa Di Martino sottolinea poi l'enorme lavoro che già oggi viene svolto dalla Terme e dai suoi lavoratori, soprattutto per i bambini delle scuole. "Oggi siamo impegnati in un lavoro di prevenzione dei problemi di scoliosi, effettuando uno screening molto avanzato. Non di meno - spiega - è lo screening otorino sempre sui bambini. Si tratta di percorsi di salute e benessere che migliorano la qualità della vita". Il riconoscimento della fascia C, quindi, rappresenterebbe il giusto riconoscimento "ad una professionalità lavorativa già ampiamente riconosciuta. Oggi - spiega la dottoressa Di Martino con un pizzo di orgoglio - siamo provider nazionale del Ministero della salute abilitati a svolgere corsi di formazione. Una struttura, quindi, in grado di competere ai primissimi posti per la qualità dei servizi offerti".
Ora la parola passa alla Regione che potrebbe presto dare il via libera alla riprese dei servizi di riabilitazione alle Terme di Stabia.