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Castellammare - Terme, cancello a Pozzano e Marina di Stabia: scontro in consiglio tra sindaco e minoranze

Chiesta l'assunzione in Comune dei 35 ex termali. E intanto spunta un cancello ai Lidi di Pozzano.

di sr


Il Consiglio Comunale di oggi - svoltosi in videoconferenza - si apre con il ricordo di Peppe Bruno, l’ingegnere che il covid ha portato via qualche giorno fa. A ricordarlo è stato, ad inizio lavori, il consigliere Andrea Di Martino seguito dal consigliere Scala. Di Martino ha ripercorso il suo percorso politico e sociale e l’amore per la città che l’ingegnere, figura storia del Pci prima del Pds poi e del Pd, ha riversato nei suoi gesti quotidiani. Tra i tanti incarichi politici è professionali, presidente Arin, l’ing Bruno è stato anche Amministratore delle Terme.

Subito dopo a prendere la parola è stato il Consigliere di LeU, Tonino Scala, che a seguito di una intervista del sindaco sulla vicenda Porto di Marina di Stabia, si è sentito in dovere di ribadire la sua posizione espressa lo scorso anno. “La procedura posta in essere dalla regione è sbagliata” ha detto Scala, “la discussione, prima del merito della validità o meno del progetto, si tratta di ristabilire il metodo. La conferenza dei servizi la convoca il presidente del contratto d’area: il Sindaco” continua il consigliere di Leu, “Pertanto chiedo che nelle prossime ore venga istruita la conferenza dei capigruppo per far ritornare in capo al comune il procedimento. Qui qualcuno rischia di farsi male” conclude Scala. Presidente e Sindaco convengono con il consigliere e nelle prossime ore si sono impegnate a ritornare in Conferenza prima e Consiglio poi.

Poi si passa alle variazioni di bilancio, la prima non viene votata dalle opposizione perché il consiglio è stato chiamato solo a ratificare la stessa. Si trattava di spese in conto capitale in capo al Consiglio. La seconda, che prevede la cancellazione delle spese relative alle luminarie da dirottare agli indigenti, viene votata da tutto il consiglio. Sempre Scala nel suo intervento in cui ha annunciato il voto favorevole ha posto in essere una vicenda che riguarda sia l’annosa vicenda relativa agli stravolgimenti degli assi viari in città nonostante l'impegno a bloccare tutto da parte del Sindaco stesso, sia la questione legata ad un cancello che questa mattina è spuntato in località bagni di Pozzano che di fatto nega l’accesso al mare. “Il covid è diventato un modo per cancellare le spiagge pubbliche in città. Una volta i lettini, poi i cancelli ad ogni lido ora un mega cancello che vieta il mare agli stabiesi non solo d’estate, ma anche d’inverno. È una scelta politica che non condivido” conclu

de l’esponente di sinistra.

L’assessore Amato annuncia anche un provvedimento che sarà approvato nelle prossime ore che fa slittare la decisione dell’ultimo bilancio preventivo ovvero la tassa di soggiorno dall’1 dicembre. Sono seguiti poi, alcuni debiti fuori bilancio con sentenze passate in giudicato che stati, essendo obblighi, votati all’unanimità.

Poi si è passato all'approvazione del bilancio consolidato, un documento consuntivo di esercizio che vuol rappresentare la situazione economica, patrimoniale e finanziaria che è diventato un momento per parlare delle partecipate di riflesso della Sint in liquidazione. “Questo consolidato è carta straccia” ha detto Andrea Di Martino, “venite in aula sulla Sint, portate gli atti diteci cosa volete fare?” un intervento forte e accalorato. “Venite in aula, basta propaganda, stiamo per perdere il patrimonio della città quello delle terme è nei periodi di crisi si programma il futuro” conclude l’esponente di Italia Viva. “Un anno fa un incontro al ministero” dice Nappi dei cinque stelle, “Ad un anno nessuna proposta”. “Fermatevi, state svendendo il patrimonio termale. Come opposizione ad inizio consiliatura proponemmo una strada quello dell’accollo dei beni e dei debiti, chiedendo un parere preventivo alla corte dei conti. Nemmeno il parere il Consiglio volle chiedere. Vorrei ricordare a me stesso e a tutti voi che la sentenza n. 82 della corte dei conti. Quella sentenza dice alcune cose tra queste: "Qualora l’Ente, nell’esercizio del proprio potere discrezionale, decidesse di accollarsi i debiti non onorati al termine della procedura liquidatoria dovrà rinvenire un superiore interesse pubblico che va però concretamente individuato e di cui va data congrua motivazione. Solo in tal caso si potrebbe giustificare la rinunzia da parte dell’Ente alla delimitata responsabilità patrimoniale della sua veste di socio così come previsto dal diritto societario. Rinunzia che deve poggiare, poi, non solo su un’accertata utilità per l’Ente ma anche su condizioni finanziarie che permettano l’operazione di accollo dei debiti. Basta con la demagogia venite in aula e diteci cosa volete fare." Il consigliere De Simone dopo aver fatto un intervento sul passato, ha chiesto l’assunzione dei 35 lavoratori termali. Dopo l’intervento del Sindaco, che non solo ha ribadito la posizione ma ha sfidato l’opposizione, quest’ultima ha deciso di abbandonare l’aula.


sabato 28 novembre 2020 - 15:03 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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