Prima l'acquisto, poi la vendita. Ed ecco che oltre 100 dipendenti sono di nuovo in bilico. La società Due Mari di Castellammare di Stabia, nota per la gestione del marchio Sole365, ha iniziato un duro faccia a faccia con i sindacati soprattutto dell'area napoletana in quanto sarebbe pronta a cedere le filiali TuoDì acquistate solamente a inizio anno. Sono partite così le prime chiusure ad Ottaviano, Eboli e Nola per un totale di 20 dipendenti che ora si troverebbero senza più un lavoro. Eppure, nel momento dell'acquisto dei supermercati per un cifra che si aggirava sui 10 milioni di euro, la ditta stabiese aveva promesso il recupero e l'assunzione di tutti i lavoratori. Ma, secondo quanto spiegato da quest'ultimi, così non è. Diverse le ragioni che stanno spingendo la famiglia Apuzzo a vendere i supermercati: in primis i bilanci in rosso di tutte le filiali del napoletano e soprattutto l'alto costo che ogni singolo dipendente riporta. Vendendo a condizioni vantaggiose, potrebbe procedere con l'assunzione di nuova forza lavoroi. A spiegarlo a StabiaChannel è un gruppo di
lavoratori: «E' molto strano che il punto vendita di Nola passerà a una ragazza di 24 anni, unica amministratrice, con capitale sociale 10 mila euro. Tutti i rimanenti negozi saranno venduti perché non fanno parte del format Sole365 (perchè sono stati acquistati appunto da TuoDì). Siamo molto preoccupati. Abbiamo scritto al Movimento 5 Stelle, al senatore Sergio Vaccaro. Abbiamo contattato anche Striscia la Notizia: non sappiamo più a chi scrivere e a chi santo pregare».
I punti vendita della Due Mari partono da Castellammare, Piano di Sorrento, Gragnano, Pompei, Scafati, passando per tutto il napoletano e salernitano come Poggiomarino, Boscotrecase, Sarno, Battipaglia, Bellizzi, Pontecagnano e Cava de’ Tirreni. Se dovesse continuare questa linea societaria, tutti i punti vendita saranno ceduti. Solamente pochi mesi fa, la famiglia Apuzzo aveva aperto un nuovo locale Sole365 a Napoli, in via Argine e sarebbe pronta a lanciarsi in tutto il mercato napoletano. Ma, almeno per gli ex TuoDì, il futuro sembra già scritto.