Spiagge da regolamentare e un ex Hotel delle Terme da rifunzionalizzare. Sono questi i due nodi che agitano la maggioranza di centrosinistra a Castellammare di Stabia, chiamata a trovare un’intesa prima del consiglio comunale del 29 settembre.
Il piano delle aree demaniali, che detta le regole per l’utilizzo degli arenili, ha già fatto emergere fratture interne. Non basta infatti ribadire la fruizione libera delle spiagge: la vera contesa riguarda i servizi. Una parte della coalizione spinge per mantenerli sotto il controllo pubblico, un’altra non esclude la possibilità di aprire al noleggio delle attrezzature da parte dei privati. Divergenze che avevano già costretto l’assessore all’urbanistica a ritirare il provvedimento in aula e che ora tornano con forza sul tav
olo politico.
Accanto al piano spiagge, la discussione riguarda anche il destino dell’ex Hotel delle Terme, edificio simbolico di una stagione interrotta e al tempo stesso risorsa strategica per il futuro della città. Le ipotesi oscillano tra il rilancio turistico-ricettivo, l’utilizzo culturale e nuove funzioni legate ai servizi per la comunità. In ogni caso, la questione richiama il dibattito più ampio sul rilancio delle Antiche Terme, un tema che da anni resta senza soluzione definitiva.
La maggioranza si muove dunque su un crinale complesso, tra divisioni interne e la necessità di dare risposte rapide. I prossimi giorni diranno se il centrosinistra riuscirà a compattarsi attorno a una linea comune o se, ancora una volta, saranno le divisioni a prevalere.