Due offerte per aggiudicarsi il servizio di sosta a pagamento sulle strisce blu per i prossimi cinque anni. All’esito dell’avviso pubblico emanato dall’ente con scadenza fissata allo scorso 30 dicembre, sono due le istanze pervenute per l’appalto relativo alla sosta con ticket. E Palazzo Farnese ha nominato la commissione che dovrà giudicare la congruità delle offerte e definire la società che riceverà l’appalto da 6,5 milioni di euro per il prossimo quinquennio, a partire dalla primavera. Attualmente la gestione è nelle mani della Tmp, che ha ricevuto una proroga per ulteriori sei mesi fino a marzo 2022, in attesa dell’espletamento della gara. E proprio in sede di proroga ben tre ausiliari del traffico sono stati licenziati con ordinanza sindacale, perché beccati con carichi pendenti non dichiarati. In ogni modo, il nuovo appalto dovrà tener conto delle linee guida previste dalla delibera di giunta approvata la scorsa estate, contenente il capitolato di gara e tutte le azioni da adottare sul territorio. In primis, la tariffa differenziata che scatterà dunque da marzo e che prevede l&r
squo;aumento del ticket a 2 euro per la prima ora di sosta sulle strisce blu nelle strade principali del centro cittadino, allo scopo di decongestionare gli assi viari più frequentati da auto e moto e di ridurre traffico e smog. Una scelta che prelude all’adozione del Piano Urbano di Mobilità (Pum), dato che la tariffa differenziata dovrebbe indurre gli automobilisti a parcheggiare anche più lontano dal centro per risparmiare sul costo della sosta a pagamento, riducendo il traffico sulle arterie principali cittadine. E proprio rispetto al Pum la giunta è pronta ad accelerare nuovamente se dalla Città Metropolitana di Napoli dovessero arrivare i fondi del Pnrr, a seguito della recente candidatura di Castellammare di Stabia ai finanziamenti per il Piano Urbano di Mobilità Sostenibile (Pums), per introdurre sistemi integrati di razionalizzazione delle mobilità urbana e di sostenibilità ambientale. Una scelta che andrebbe a rivoluzionare anche le abitudini di vita degli stabiesi e degli avventori, aprendo la città ai pedoni e riducendo oltremodo anche lo smog su tutto il territorio cittadino.