La scadenza inizialmente prevista per il 2026 è stata aggiornata da EAV al 4 novembre 2028
Lo slittamento può essere l'occasione per il Comune di chiedere il completamento delle opere compensative
Il progetto di raddoppio del binario ferroviario sulla tratta Via Cosenza-Castellammare Centro e la riqualificazione della stazione di via Nocera subisce una nuova proroga di quattro anni. Un provvedimento quasi inevitabile, vista la situazione in cui versa il cantiere, ancora ben lontano dal completamento dei lavori originariamente previsti per il 2026. Con un decreto ufficiale emanato dal Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Ente Autonomo Volturno (EAV), i termini di efficacia della dichiarazione di pubblica utilità sono stati estesi di quattro anni, spostando la scadenza al 4 novembre 2028. La proroga si è resa necessaria a seguito di una serie di problematiche emerse durante la fase esecutiva. Tra le principali criticità figurano i ritardi dovuti all’emergenza COVID-19, l’adeguamento delle soluzioni progettuali alle condizioni dei luoghi e le revisioni del piano particellare di esproprio per minimizzare i costi e i contenziosi legati ai danni patrimoniali. Non meno rilevanti, gli innumerevoli imprevisti occorsi in questi anni, come il
cedimento della collina alle spalle della stazione di via Nocera, che ha messo a dura prova l’intera progettazione. Il cedimento del costone, infatti, non solo ha rallentato il progresso dei lavori, ma ha anche allarmato la cittadinanza che teme ulteriori crolli e un aggravamento della situazione già critica. I residenti sono esasperati dalle promesse disattese da parte di EAV circa le opere compensative previste dal progetto, come l’installazione dell’ascensore del Solaro. Interventi che, nonostante le rassicurazioni iniziali, non sono ancora stati avviati. Questo ha sollevato un’ondata di rabbia tra gli stabiesi, delusi per il disinteresse dimostrato verso le necessità quotidiane della popolazione. La proroga del progetto, con l’obiettivo di completare l’opera entro il 2028, può essere vista come un’opportunità per l’amministrazione comunale di ribadire la necessità di procedere con gli interventi stipulati con Eav, mentre la cittadinanza chiede azioni concrete e non accetta più giustificazioni.