A due anni circa dalla morte di Salvatore Caiazzo, il barbiere del quartiere Caporivo colpito d'infarto e spirato durante la corsa dell'ambulanza bloccata dalla sosta selvaggia, la situazione in pieno centro antico non pare essere migliorata di molto. Da una segnalazione fatta pervenire al nostro sito web dai residenti della zona di Caporivo, infatti, si comprende bene la drammaticità della situazione: un nuovo parcheggio "selvaggio" è nato dopo l'abbattimento di alcuni edifici, dove persistono ancora i resti del falò dell'Immacolata. «Per la Giunta comunale che ha la memoria corta - hanno scritto i cittadini - ricordiamo l'episodio di Salvatore Caiazzo. Il barbiere del quartiere Caporivo che, l'8 marzo 2008, colpito da infarto, è morto poco dopo l'arrivo dei soccorritori, che intanto erano rimasti bloccati con l'ambula
nza nei vicoli del centro storico tra le auto in sosta selvaggia. La situazione nel 2010 è peggiorata, e ci ritroviamo con un parcheggio abusivo proprio grazie all'aiuto del Comune! Tale parcheggio è infatti collocato nell'area dei palazzi abbattuti. Al momento dell'abbattimento si parlava di una piazzetta per sanare e dare verde al martoriato centro antico, ma forse chi dall'alto ci governa ha ritenuto più facile avere un parcheggio abusivo che facesse comodo alla microcliminalità dilagante. In più, la festività dell'immacolata dell'8 dicembre ci ha lasciato un bel ricordino che ritroviamo ancora nel 2010! Vedere per credere! Forse vogliono conservare i tronchi bruciacchiati per l'8 dicembre del 2010? Cosa stiamo aspettando? Vogliamo fare il bis? Aspettiamo che qualcuno muoia per mancato soccorso?».