Cronaca

Castellammare - Prevenzione cancro alla mammella, chiude il servizio

Il PD organizza per domani una raccolta firme in Villa Comunale.

di Roberto D'Auria


Dal prossimo mese di gennaio, il servizio di prevenzione del cancro alla mammella offerto dall'ASL Napoli 3 cesserà di funzionare. Per tale motivo, i Democratici stabiesi si sono attivati in una raccolta firme che inizierà domani mattina in Villa Comunale.
Detto servizio era inizialmente svolto a Castellammare di Stabia e gestito egregiamente da personale medico espertissimo, un' organizzata segreteria e, soprattutto, attraverso l'utilizzo di un mammografo costosissimo e all'avanguardia. Sono state monitorate per anni le donne della zona con una larga partecipazione anche dalle città limitrofe.       A febbraio di quest'anno, la direzione dell'ASL ha deciso di spostare il servizio di prevenzione oncologica al seno presso il vicino ospedale di Gragnano con conseguente spostamento anche del personale e la chiusura del mammografo in una stanza dell'Asl senza nessun utilizzo.
A gennaio prossimo l'equipe si scioglierà tra pensionamento, trasferimenti, mancanza di personale subentrante ed altri fattori ancora non ben chiariti, e così il servizio si interromperà definitivamente.
"Ho  individuato tempestivamente un cancro al seno grazie a questo servizio tre anni fa - spiega la signora Sara Morricone - e mi sono salvata la vita: ma non sono l'unica. Sulla zona, infatti, c'è stata negli ultimi decenni una vera epidemia di casi di cancro al seno e l'età delle donne colpite si è abbassata pericolosamente".
"L'attività di prevenzione del cancro alla mammella - affermano dal locale circolo del PD - trova il suo massimo esercizio nell'effettuare esami periodici - con termini rigorosamente scanditi -sotto la supervisione di personale medico altamente specializzato. Tutto ciò garantiva a più di 5000 donne il Servizio di Senologia operativo a Castellammare dagli anni '80 fino a febbraio 2010. Dal 2006 vantava l'utilizzo di un'apparecchiatura all'avanguardia quasi unica in Campania. L'ASL Napoli 3 sud lascia andare alla deriva un ottimo servizio di prevenzione anziché rafforzarlo."
Ecco, quindi, il lancio di questa iniziativa di raccolta firme ed una lettera inviata al commissario Russo ed al sindaco di Castellammare, Luigi Bobbio. Questo il testo:
 

Lettera aperta al Commissario Straordinario
 

All'Egr. Sig.

Commissario Straordinario

Asl Napoli 3 Sud

Via De Gasperi 167

80053 Castellammare di Stabia (NA)

 

e p.c. al Sindaco di Castellammare di Stabia

piazza Giovanni XXIII

80053 Castellammare di Stabia (NA)
 
Oggetto: Servizio di prevenzione del cancro alla mammella presso il Distretto Sanitario di Castellammare di Stabia - richiesta di chiarimenti e d'intervento per scongiurare il blocco definitivo dell'attività.
 
Dopo anni di lavoro e di risultati eccellenti, la bella storia dell'attività di prevenzione del cancro alla mammella - condotta con altissima professionalità, dedizione ed efficienza dalla Dottoressa Teresa Elefante presso il Distretto Sanitario di Castellammare di Stabia  - sembra dover scrivere inopinatamente la parola fine, a seguito di una riduzione del servizio che dura da più di sei mesi.
Nell'interpretare la preoccupazione e le richieste di una grande fascia di utenza del Servizio sanitario, i Democratici stabiesi chiedono per quale motivo sia stata messa in ginocchio un'attività ben funzionante e l'utenza interessata non venga adeguatamente informata sull'evoluzione della situazione.
Premesso che la prevenzione è l'unico metodo riconosciuto per risparmiare gli ingenti costi che la società paga in vite umane, qualità della vita e spese sanitarie per la cura delle malattie, l'efficacia di tale metodo è tanto più garantita dall'ampliamento della popolazione raggiunta.
Ripercorriamo qui le tappe di un'attività virtuosa che, contrariamente a quanto ragionevolmente auspicabile, si sta lasciando andare alla deriva.
L'attività di prevenzione del cancro alla mammella trova la sua massima esplicazione nell'effettuare esami periodici - con termini rigorosamente scanditi -sotto la supervisione di personale medico altamente specializzato.
Tutto ciò cercava di garantire, seppure con difficoltà dovute alla carenza di personale sanitario e parasanitario, il Servizio di Senologia, operativo già dagli anni '80 e trasferito dall'Ospedale San Leonardo all' ex Distretto 80 in via Allende, dal 2006, con la professionalità ed esperienza di uno dei migliori medici specializzati in materia del territorio regionale e l'utilizzo di un'apparecchiatura all'avanguardia e quasi unica in Campania.
Quando ormai la funzionalità del Servizio attivo a Castellammare era a regime, avendo anche fatto breccia nella mentalità della popolazione femminile l'idea che la prevenzione va praticata con costanza e serietà - tramandandone l'esigenza da una generazione all'altra data la natura genetica di alcune malattie tumorali - ecco che, improvvisamente e senza un apparente valido motivo logico e/o logistico, veniva sospeso e le pazienti inviate presso il Distretto di Gragnano.

style="text-align: justify;">In un primo momento l'Azienda sanitaria rispondeva alle giuste proteste dell'utenza che i locali di Castellammare presso cui si svolgeva il servizio erano stati chiusi per lavori di ristrutturazione, lasciando intendere che in tempi brevi sarebbe stato tutto rispristinato.
Trascorsi inutilmente alcuni mesi, la situazione non è stata ristabilita e quelle proteste non hanno più risposte.
A tutt'oggi il servizio di Senologia, trasferito provvisoriamente presso la radiologia dell'Ospedale di Gragnano, operante per soddisfare la lista di utenti fissata per il 2010, non effettua prenotazioni per gli anni successivi, non potendo utilizzare il programma già esistente; a questa si aggiunge un'ulteriore difficoltà dovuta al sopraggiungere di una paventata carenza di personale sanitario, carenza che si preannuncia concreta sin dai prossimi mesi, essendo in larga parte diretta conseguenza della rinnovata normativa in materia di pensioni.
Tutto quanto suddetto ha già prodotto l'effetto - forse il più grave - del blocco delle prenotazioni, che sono state registrate regolarmente solo fino al mese di marzo 2011. Dato che non c'è personale che col nuovo anno possa tenere attivo il servizio, come sarà garantita l'attività di prevenzione alle pazienti in lista dal I gennaio 2011? A chi dovranno rivolgersi le assistite per continuare la buona pratica della prevenzione?
Da quanto ci risulta, tutte queste circostanze non hanno destato alcuna preoccupazione presso la Direzione Aziendale, la quale, fino ad oggi, sembra non abbia ritenuto di dover affrontare i diversi aspetti che porteranno alla chiusura del Servizio, né fissando dei termini per il ripristino degli spazi stabiesi e dei macchinari inutilizzati, né evitando che il personale vada in quiescenza, né designando successori che possano assicurarne la continuità agli stessi livelli qualitativi.
Inoltre non va trascurato che l'incremento di tale attività di prevenzione del cancro alla mammella aveva comportato per l'intero comprensorio cittadino notevoli benefici indotti, atteso che l'utenza interessata al Servizio, che assicura controlli e visite periodici a più di 5000 donne, proveniva numerosissima anche dai comprensori circostanti il territorio stabiese. Ed è da quest'utenza "esterna" che arrivano ulteriori pressanti richieste d'informazioni sulle sorti dell'Unità mammografica distrettuale, essendo per tante di esse non facile raggiungere la sede gragnanese.
Anche per tale motivo la precedente Amministrazione comunale aveva in più di un'occasione manifestato il concreto interesse della Città affinché l'Asl ripristinasse il servizio a Castellammare, tanto da stimolare l'interessamento dell'allora Commissario Straordinario dell'Azienda sanitaria per una pronta soluzione dei problemi.
L'atteggiamento passivo della Dirigenza dell'ASL rischia di far naufragare quanto si era fin qui attivato per riportare il servizio in una struttura cittadina e agli standard qualitativi raggiunti.
Di contro, ad oggi, non vi è garanzia per l'attività preventiva da sviluppare nel corso del prossimo anno 2011, nemmeno per le prenotazioni riservate per i primi mesi dell'anno col conseguente possibile sacrificio di:
°         vite umane
°         qualità della salute della popolazione femminile
°         spreco di risorse esistenti
°         aumento della spesa sanitaria distrettuale.
In considerazione della situazione appena descritta e dell'esigenza che il servizio già saturo venga ampliato, il PD di Castellammare chiede con forza che il Sig. Commissario Straordinario ed i vertici sanitari dell'Asl Napoli 3 Sud intervengano con estrema urgenza e riscontrino la presente istanza per iscritto entro il 31 ottobre p.v., fornendo all'utenza risposte certe e prendendo impegni seri:
- Che il servizio possa continuare ad esistere
- Che il servizio torni all'efficienza raggiunta riprendendo a crescere garantendo almeno l'attuale livello di professionalità ed esperienza
- Che il servizio possa tornare a contare su attrezzature all'avanguardia come quella rimasta inutilizzata a Castellammare
- Che il servizio venga ripristinato a Castellammare oltre che a Gragnano.
Al contempo chiediamo all'Amministrazione Comunale di Castellammare di Stabia:
     Che il servizio venga riattivato nella nostra Città.
Nella fiducia che il nostro appello per quello che poteva essere ritenuto un "fiore all'occhiello" della sanità locale - splendido risultato della collaborazione professionale e tecnica di elementi ospedalieri e distrettuali - che sta rischiando di trasformarsi in uno scandalo, non cada nel vuoto,
porgiamo distinti saluti.
Castellammare di Stabia, 19 settembre 2010


sabato 18 settembre 2010 - 14.36 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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