Cronaca

Castellammare - Prevenire e curare meglio le peritoniti, importante studio del reparto di Nefrologia del San Leonardo

Significativo il recente riconoscimento della Società Italiana di Nefrologia che evidenzia l’importanza e la validità dello studio.


Un importante studio condotto  presso la Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi di Castellammare di Stabia , diretta dalla Dott.ssa Maria Rita Auricchio, rappresenta un significativo passo avanti nella prevenzione e cura delle peritoniti nei pazienti in dialisi peritoneale.  

Questo particolare tipo di tecnica dialitica, praticata a domicilio dopo uno specifico  addestramento del paziente e di un suo familiare, pur essendo una valida metodica terapeutica alternativa all’emodialisi  è ancora troppo poco sviluppata in tutta Italia.

L’esperienza maturata in tutti questi anni dalla equipe medico/infermieristica nefrologica della Unità Operativa di Castellammare di Stabia , attraverso una guida attenta e la competenza di tutte le figure professionali , ha consentito il raggiungimento di un traguardo scientifico di alto prestigio.

Significativo il recente riconoscimento della Società Italiana di Nefrologia (SIN ) che evidenzia l’importanza e la validità dello studio,  avviato presso la suddetta Unità Operativa  nell’ anno 2012 e  durato tre anni, sulle infezioni del catetere  peritoneale  nei pazienti che praticano tale trattamento dialitico.. Lo studio, che si è avvalso della collaborazione della UO Epatologia ed Ecografia Interventistica del presidio di  Gragnano,  è stato  pubblicato su una delle più  prestigiose riviste in campo nefrologico con il seguente titolo  “Studio pragmatico sul ruolo degli ultrasuoni nel management delle complicanze infettive del catetere peritoneale”

Attraverso la stretta collaborazione professionale di  queste due Unità Operative   sono state studiate e monitorate, anche ecograficamente,  le complicanze infettive del catetere peritoneale ed è stato possibile prevenire effic

acemente e tempestivamente sia l’ insorgenza di peritoniti che la cronicizzazione delle infezioni . Con questo studio si è potuto anche  osservare per la prima volta l’importanza dell’eco color doppler del catetere peritoneale in corso d’infezione suggerendo, inequivocabilmente, il timing per una terapia antibiotica più aggressiva o per l’intervento chirurgico di rimozione della cuffia esterna del catetere .

 «Mi ritengo doppiamente soddisfatta - dichiara la Dott.ssa Auriccchio , primario del reparto -   sia per aver attivato, tanti anni fa, la Dialisi Peritoneale ,  sia per il prestigioso riconoscimento ottenuto in ambito scientifico nefrologico .   Un plauso ed un ringraziamento  particolare va al mio collaboratore Dott. Giovanni  Somma per la  competenza,  l’elevata professionalità e  abnegazione  con cui si è dedicato a questo importante studio .  Ringrazio anche la Unità Operativa  di Epatologia nelle persone del Dott. Carmine Coppola e Gerardo Trattelli  che hanno collaborato al raggiungimento degli obiettivi previsti dallo  studio . La dialisi peritoneale va incoraggiata , potenziata e supportata dalle Direzioni Strategiche Aziendali in tutte le realtà nefrologiche/ dialitiche presenti sul territorio perché oltre a ridurre enormemente i costi sanitari e sociali  consente anche una migliore qualità di vita ai pazienti ed ai propri familiari».

Una risposta con i fatti alle tante polemiche che in questi ultimi giorni si stanno sollevando dall’interno dell’ospedale San Leonardo e che hanno riguardato anche l’operato del reparto di nefrologia stabiese. Un risultato ed un lavoro che certamente rilanciano il nosocomio stabiese, troppo spesso alla ribalta delle cronache per problemi di igiene e diatribe sindacali.


giovedì 18 maggio 2017 - 10:20 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



Gli ultimi articoli di Cronaca