Cronaca

Castellammare - Piano spiagge, l'emendamento 'papocchio' che blocca la discussione in consiglio comunale

Nel calcolo delle volumetrie non considerate Maricordia, Marina di Stabia e Fincantieri.


Un emendamento "papocchio" fa saltare la discussione sul Piano Spiagge. Non ci sta il consigliere di Base Popolare Democratici e Progressisti Maurizio Apuzzo, a come oggi in Commissione si è provato ad affrontare il tema Pad. Assente il consigliere aveva fatto pervenire un documento in cui invitava la commissione a tenere presente quanto già discusso nelle precedenti sedute della commissione e precisamente: “l’atto che si dovrebbe discutere nei prossimi giorni come si evince dall’odg del Consiglio comunale non èper niente esaustivo e a mio modesto parere carente di contenuti politici oltre che tecnici,Tecnici perché in effetti il PAD dovrebbe, nel recepire quanto indicato nel PUAD Regionale, valutare la consistenza (dimensioni e tipologia) delle aree demaniali litoranee esistenti sul territorio del comune di Castellammare dal confine con il comune di Vico Equense e fino a Marina di Stabia considerando anche aree specifiche come quelle in concessione a Fincantieri, a Maricorderia, e quella collegata alla ex Colonia Ferrovieri, da ritenersi sicuramente non pubbliche Discorso a parte poi meritano le tre concessioni (Palombara ex Calcina e Rotonda) che per le modalità e la tipologia di servizio offerto oltre che per la durata della concessione stessa, sembrano più stabilimenti balneari ch

e spiagge libere attrezzate. Valutare poi che tipo di insediamento realizzare sull’arenile che và dalla Banchina di Zi Catiello a Marina di Stabia (area con finalità ludico-sportiva, area per eventi, dog area, giardino mediterraneo etc) perché ciò significa diminuire, anche perché realmente non ipotizzabile, i mq. destinati alla balneazione solo dopo tutto questo è possibile stabilire la reale ed attuale proporzione tra PUBBLICO e PRIVATO. Ci dovrebbe essere una discussione politica, inoltre, nello specifico di quale percentuale sia da applicare nella definizione del rapporto pubblico/privato, quali aree mettere a bando per il rilascio di nuove concessioni e dove”. 

"Anche oggi . prosegue Apuzzo - e’ mancata nella discussione un elemento fondamentale quello della “chiarezza” associato a quello della trasparenza". “Non si fa chiarezza - ripeto - sulle gare né si fa un ragionamento serio su come utilizzare l’arenile . E’ un anno che parliamo di mare ritrovato , di arenile, di lungomare . Ma sono parole, titoli . Per la prima volta la Regione Campania ci dà uno strumento e noi non facciamo nulla. Manca una visione politica, una guida chiara, una discussione che tenga dentro tutto gli attori interessati a partecipare a partire dai cittadini”.


venerdì 26 settembre 2025 - 16:45 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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