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Castellammare - PD, salgono le quotazioni di Annapaola Mormone

Esponente di primo piano di Azione Riformista, corrente di minoranza del PD, per intenderci l'ala che fa capo a Bersani e D'Alema, la Mormone sarebbe il nome espresso da Aitra e Nello Cuomo al tavolo regionale.

di Simone Rocco


Nelle fila del PD il tam tam delle voci si rincorrono ad ogni piè sospinto e prima che questi diventino notizia è necessario che abbiano almeno un fondamento di verità. Ne raccogliamo l'ultimo, il più fondato, la scelta di Annapaola Mormone, candidata del Pd alle prossime elezioni amministrative, dopo la rinuncia di Andrea Di Martino che ha preferito i fornelli alla poltrona di primo cittadino di Castellammare di Stabia.

Esponente di primo piano di Azione Riformista, corrente di minoranza del PD, per intenderci l'ala che fa capo a Bersani e D'Alema, la Mormone sarebbe il nome espresso da Aitra e Nello Cuomo al tavolo regionale. Dapprima valutata come outsider, ben presto l'ex assessore della giunta Vozza ha visto aumentare le sue quotazioni appena è apparso chiaro il consenso dei Cuomo's. Ebbene si, il Sindaco uscente ed, allo stato perdente nella diatriba interna, per assicurare una pax più o meno concreta e reale ha posto come condizione di non darla vinta ai quattro dissidenti. La scelta della Mormone segne

rebbe infatti un accordo al ribasso tra i luogotenenti napoletani ma sarebbe maldigerito in sede locale. In particolare Iovino e Corrado uscirebbero con le ossa rotte da un imprimatur del genere, mentre ritornerebbero a gonfiare il petto i vecchi DS, ormai démodé all'interno del PD. Oltre allo scenario interno, la scelta della Mormone potrebbe aprire un fronte alleato molto ampio che potrebbe includer anche l’Idv, con la sola esclusione di SEL da sempre antagonista della Mormone. A memoria ricordiamo le sue da assessore al bilancio nella giunta Vozza su questioni topiche come Marina di Stabia, ma soprattutto il famoso consiglio comunale del febbraio 2010 allorché la Mormone diede input ai suoi in consiglio comunale di votare contro le linee guida urbanistiche di Vozza. Una storia mai chiarita che segnò la fine della giunta Vozza e passata per tanti in sordina solo perché coincise con la fine della consiliatura, altrimenti staremo a parlare non di tre ma di quattro amministrazioni cadute anzitempo negli ultimi venti anni.


martedì 29 marzo 2016 - 09:56 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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