È pasticcio al Comune di Castellammare dove si è dovuto procedere, con determinazione dirigenziale DSG N° 135, all’annullamento in autotutela dell’affidamento del servizio di stenotipia, resocontazione e registrazione delle sedute consiliari precedentemente conferito alla ditta individuale "Mariano Venetucci". Un’azione che si è resa necessaria a seguito dell’accertamento di violazioni fiscali gravi a carico dell’operatore economico, una situazione che getta ombre sulla gestione dei controlli preliminari da parte dell’amministrazione. La gara si era conclusa lo scorso giugno con il contratto, invece, stipulato a settembre 2024 per un valore complessivo di 14.589,01 euro (IVA inclusa) tramite la piattaforma MEPA, assegnato senza rilevare inizialmente irregolarità nei requisiti generali dichiarati dall’affidatario. Tuttavia, un controllo successivo, avviato in seguito a un sorteggio di verifica quadrimestrale, ha evidenziato la sussistenza di gravi violazioni fiscali, tali da configurare una situazione di
inadempienza incompatibile con la prosecuzione dell’affidamento. Il pasticcio è evidente: nonostante la normativa imponga rigorosi controlli preliminari per verificare la regolarità delle dichiarazioni rese dagli operatori economici, sembra che questi siano stati effettuati in modo superficiale o tardivo, portando alla necessità di annullare un contratto già in corso. L’amministrazione, costretta ora a intervenire con un provvedimento drastico, ha non solo risolto il contratto ma anche sospeso l’operatore economico dalla partecipazione a gare per sei mesi e trasmesso il caso all’ANAC per le annotazioni di competenza. Questo caso solleva interrogativi sull’efficienza del processo decisionale e sulla capacità dell’Ente di garantire la trasparenza e la regolarità dei propri atti amministrativi. Avverso la determinazione è ammessa proposizione di ricorso giurisdizionale al TAR Campania entro 60 giorni o ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla pubblicazione.