Cronaca

Castellammare - Parrocchia Sant'Agostino, la comunità saluta don Salvatore Russo

Lettera di saluto di don Gennaro Giordano, il suo successore.

di sr


Passaggio di consegne definitive alla parrocchia del CMI. Don Salvatore Russo, infatti, celebra questo pomeriggio la sua ultima messa nella chiesa che lo ha visto guidare la comunità per oltre 40 anni. A succedergli è don Gennaro Giordano che proprio nell’occasione ha voluto dedicare a don Salvatore una lettera.

Ma intanto, proprio don Gennaro sta già da diverse settimane officiando le cerimonie religiose nella chiesa di Sant’Agostino, cercando di non far rimpiangere il suo predecessore. E sembra che i fedeli abbiano già avuto modo di apprezzarne le doti.

Ma ecco il testo della missiva indirizzata a don Salvatore:

“Caro don Salvatore, dopo averci guidato per ben 44 anni, lasciate questa comunità. Siete stato un sacerdote sempre pronto all’obbedienza ai superiori, basti pensare che eravate stato nominato “organista della Cattedrale”, quando il vescovo Pellecchia, vi affidò codesta comunità che fino a quel momento aveva conosciuto un periodo di alterne vicende. Non fu facile riorganizzare questa comunità, ma con il vostro lavoro pastorale e in punta di piedi siete entrato nel cuore delle nostre famiglie. Siete stato per noi un esempio, un educatore per

tanti giovani, avete svolto la vostra non facile missione facendo risplendere la figura di “ Cristo Buon Pastore” che veglia sulle sue pecorelle”. Avete sempre teso la mano al povero, dispensato consigli ai giovani e ai meno giovani ascoltandone i bisogni senza venir meno di portare una parola di conforto agli ammalati. Siete stato fratello e padre nella grande famiglia che è la parrocchia. Dirvi grazie per l’opera da voi compiuta, significa ringraziare Dio che, attraverso di voi, si è preso cura di questo gregge. Noi fedeli ricordiamo i bei momenti trascorsi insieme: le prime comunioni, le novene, il mese mariano, la vita del coro parrocchiale, le feste organizzate dai ragazzi dell’Azione Cattolica, la celebrazione per il vostro 55° anno della vita sacerdotale, nonché le due “missioni pastorali”. Quante volte la vostra parola si è spezzata di fronte al dolore e alla miseria umana. I vostri occhi lucidi hanno accompagnato il nostro dolore come carezza paterna in segno di pace e di serenità. Andate via, ma indelebile rimane il vostro ricordo nei nostri cuori. Non ci resta che chiedere al Signore di conservarvi in buona salute per continuare il vostro ministero in mezzo al popolo di Dio”.


domenica 4 novembre 2018 - 13:36 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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