Cronaca

Castellammare - Oli esausti, in città un unico punto raccolta a diversi chilometri dal centro

Un alibi che i cittadini sfruttano per gettare l'olio di frittura nelle tubature domestiche. Il vicesindaco: «Presto in funzione le mini-isole ecologiche». Ma non gestiranno gli oli esausti.

di Rita La Monica


   Una delle 8 mini isole ecologiche posizionate in città

Da tempo in tutto il paese è diffusa la cattiva abitudine di gettare nel water o nel lavandino gli oli esausti, utilizzati per fritture, arrecando così gravi danni all’ambiente. A Castellammare di Stabia l’unico punto di raccolta per questo rifiuto speciale è l’isola ecologica sita in Traversa Fondo D’Orto. In molti, spinti dall’alibi della posizione periferica dell’isola ecologica, adottano la scorciatoia vietata dalla legge. La maggior parte dei cittadini sversa l’olio usato nelle tubature della propria abitazione ma questo arreca non pochi danni. Gli oli esausti, difatti, sono pericolosi perché non sono né biodegradabili né organici, ovvero non si decompongono. Anzi, una volta sversato in acqua l’olio galleggia e crea una barriera spessa che impedisce ai raggi solari di arrivare ai sottostanti ecosistemi marini. Senza contare che a volte crea problemi alle tubature dell’abitazione stessa. Un ulteriore pericolo è se questi oli dovessero penetrare nelle falde acquifere. Per non parlare dei danni al terreno se l’olio dovesse essere disperso nel sottosuolo. Secondo la legge, il comune olio per friggere quando non è più utilizzabile va raccolto in dei contenitori e portato all’isola ecologica della propria città. Lo smaltimento di quest’ultimo in modo diverso costituisce reato e può essere punito con delle sanzioni.

In diverse città italiane per sopperire alla mancanza di isole ecologiche si utilizzano i distributori di benzina che provvedono al ritiro gratuito degli oli esausti. A Castellammare, invece, una città densamente popolata, l’unico punto di raccolta resta sempre quello, una sola isola ecologica in tutto il territori

o e al momento non ci sono progetti in cantiere per agevolare i cittadini. Mesi fa furono posizionate in vari punti della città diverse mini-isole ecologiche, ma non sono mai andate in funzione. Ma non è tutto. Anche quando apriranno non gestiranno la raccolta degli oli esausti essendo state progettate per smaltire i rifiuti della semplice raccolta differenziata cioè carta, plastica, vetro e umido, non si occuperanno pare nemmeno del ritiro degli ingombranti.

«Al momento non c’è la possibilità di creare altri punti. Se non in futuro – ci ha spiegato il Vice sindaco e assessore all’ambiente Antonio Cimmino - Ci saranno nuove iniziative sicuramente riguardo l’argomento insieme al Ministero dell’Ambiente, ma per il momento gli uffici comunali sono impegnati per i nuovi appalti per i diversi servizi sui rifiuti. Io appena mi sono insediato ho inviato almeno dieci solleciti per far aprire le mini-isole ecologiche. Tra l’altro non dipendeva nemmeno dal comune ma dalla società che ci deve fornire il servizio. Quindi, ci siamo occupati di posizionare e sistemare le isole perché alcune erano mal tenute e a breve apriranno. Le isole sono esattamente otto. Nella progettualità c’è il CMI e il Savorito. Tempo qualche settimana e saranno operative».

Niente raccolta di oli esausti, dunque, almeno nell’immediato. E dire inoltre che buttare l’olio esausto è un vero spreco. Secondo il CONOE, il consorzio istituito proprio per smaltire l’olio usato, con gli oli di frittura si ricava il biodiesel, un carburante vegetale non tossico e completamente biodegradabile che non emette CO2. Una lacuna a Castellammare di Stabia che si spera possa essere presto colmata.


martedì 12 ottobre 2021 - 08:44 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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