San Leonardo nei guai. La drammatica giornata di domenica rischia di avere conseguenze davvero complesse sulle prospettive dell'ospedale stabiese, che nel giro di poche ore ha dovuto far fronte ad un black out e ad una denuncia per il decesso di un neonato. Una coppia di Torre Annunziata, infatti, ha deciso di citare in giudizio il San Leonardo a causa della morte del proprio bambino appena nato, le cui cause sono ancora avvolte nel mistero. La madre aveva avvertito le contrazioni alle otto di domenica mattina e alle 11.30 la donna è stata condotta in sala parto, dove, dopo ben tre ore e mezza di dolori lancinanti, è nato Salvatore. La giovane madre, però, sentiva dentro di sé che qualcosa non stava andando per il verso giusto e che i dolori erano diversi rispetto a quelli di un semplice parto, motivo per cui aveva chiesto ai medici (tre in totale, tra cui un ginecologo e un'ostetrica) di praticarle il cesareo. «Non c'è l'anestesista» le è stato risposto. E poco dopo &egra
ve; iniziata l'agonia. Salvatore è nato alle 14 con l'utilizzo delle ventose. Non un pianto, non un grido, nessun segno di vita. È stato portato via prima ancora che i genitori potessero abbracciarlo. Per tre ore i medici hanno tentato di rianimarlo e poi alle 17 è stato predisposto il trasferimento disperato al Monaldi di Napoli, una corsa contro il tempo che non ha sortito i frutti sperati. Sette ore. Così poco è durata la vita di Salvatore, lasciando nello sgomento i genitori, Romeo e Carmela, che hanno deciso di denunciare il San Leonardo per vederci chiaro sulla vicenda e capire se il piccolo poteva realmente essere salvato. Gli agenti del commissariato di Torre Annunziata hanno dunque aperto un'inchiesta, sequestrando la cartella clinica redatta dai medici che saranno presto chiamati a spiegare l'accaduto. Poche ore dopo, il black out ha messo a soqquadro il nosocomio, creando ulteriore scompiglio in un ospedale che non manderà facilmente in archivio questa terribile domenica.