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Castellammare - Marina di Stabia, «no a decisioni in contrasto con le linee del consiglio»

I consiglieri Cuomo, D'Angelo, Apuzzo e Fiorenza scrivono al presidente del consiglio comunale. ''Confusione tra il ruolo del responsabile d'area e la TESS''.


Un parere richiesto all'avvocatura comunale il 9 settembre su Marina di Stabia, ricevuto poche settimane dopo e trasmesso a seguito del consiglio comunale del 24 novembre scorso, nel corso del quale è stato stilato un documento relativo al percorso che l'amministrazione comunale intende seguire per le opere a terra del porto turistico. I consiglieri di maggioranza Nello Cuomo, Teresa D'Angelo, Gino Fiorenza e Maurizio Apuzzo - nel ringraziare il presidente del consiglio per aver fornito il parere dell'avvocatura in merito alla nota vicenda Marina di Stabia - contestano al sindaco di non aver posto l'assise nella condizione di valutare il parere dell'avvocatura stessa (trasmesso due mesi prima del consiglio del 26 novembre), tenendo conto inoltre che "il sindaco e il consiglio in più occasioni si sono espressi in modo opposto a quanto riportato nel parere" ritenendo che "spetti al responsabile del contratto d'area - nella figura del sindaco - convocare, così come avvenuto fino a novembre 2021, la conferenza di servizio".

Tiene banco da tempo la divergenza di vedute tra chi ritiene spetti al responsabile del contratto d'area convocare la conferenza di servizi e chi invece ritiene spetti alla Zes. Ora i quattro consiglieri chiedono di evitare che "la strana procedura della sospensione della conferenza" possa portare a decisioni in contrasto con la linea del sindaco e del consiglio comunale.

I quattro consiglieri comunali ritengono che quanto accaduto sia "un fatto spiacevole e grave per la portata delle scelte che sono in discussione, che indebolisce l'azlone del Comune. Il Consiglio.  Forse sarebbe bastato già nei mesi scorsi, per evitare questa incresciosa situazione, porre se

mplicemente un quesito al Ministero dello Sviluppo che aiutasse a chiarire se la figura del Responsabile del contratto d'area mantenga o meno una sua funzione, anche con l'istituzione recente della Zes". Ma non è tutto. Per Cuomo, Apuzzo, D'Angelo e Fiorenza "il parere dell'Avvocatura, salta l'aspetto affrontato dalla Regione e si sofforma su altri che non incidono ai fini della titolarità della competenza a convocare la conferenza di servizio".

L'Avvocatura Municipale scrive infatti:  "Il quesito è quello di definire in punto amministrativo e di diritto il ruolo odierno dello TESS, la possibilità che possa o debba essere ancora invocata per opere che a suo tempo furono da esso finanziate  (all'epoca le opere a mare, oggi le opere a terra), anche alla luce delle nuove disposilioni di legge relative alla ZES".
"A noi sembra che si confonda il ruolo assegnato per legge al responsabile del contratto d'area con i compiti svolti dalla società Tess, struttura operativa da tempo in liquidazione" evidenziano i 4 consiglieri comunali di maggioranza che, a questo punto chiedono se le azioni chieste dal consiglio comunale sono state attivate.

"In mancanza di una nostra forte iniziativa - concludono - si rischia o di continuare, non si sa ancora per quando, con questa strana procedura della "sospensione" della conferenza, o con l'assunziohe di decisioni che potrebbero andare in direzione opposta alle scelte contenute nello stesso programma del Slndaco e approvate dal Consiglio". Per questo, chiedono al Presidente del Consiglio di "porre in essere tutte le verìfìche in ordine al mandato chiaro che il Consiglio ha affidato all'Amministrazione".


venerdì 27 dicembre 2024 - 17:30 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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