Il mare antistante la villa comunale, da traversa Mele fino a piazza Umberto, non sarà balneabile per tutto il periodo estivo. Dopo aver ricevuto i risultati delle analisi dell’Arpac, il Comune di Castellammare corre ai ripari e impone il divieto di balneazione dal 1 maggio al 30 settembre. Il sindaco Gaetano Cimmino ha infatti firmato l’ordinanza che sarà trasmessa alle forze dell’ordine che dovranno prevenire il bagno negli specchi d’acqua non autorizzati. Al termine dei prelievi dell’Arpac, il mare della villa comunale è ritenuto di qualità scarsa e non idoneo all’utilizzo dei bagnanti. Troppo elevata la presenza di batteri a rischio come gli escherichia coli e gli enterococchi intestinali che di fatto potrebbero provocare danni alla salute delle persone.
Saranno quindi posizionati dei nuovi cartelli su tutto il lungomare stabiese per informare turisti e semplici cittadini che potrebbero lasciarsi ingolosire dalla spiaggia lungo corso Garibaldi. Nell’ordinanza del sindaco Cim
mino non è compreso il tratto di mare che insiste su corso Alcide De Gasperi dove negli anni scorsi è sempre stato imposto il divieto di balneazione. Probabilmente si attendono le analisi Arpac anche per questa porzione di acqua a pochi metri dalla foce del fiume Sarno e quindi a rischio inquinamento. Resta ottima invece la qualità del mare di Pozzano dove non sarà istituito nessun divieto.
Niente balneabilità quindi nell’estate del 2019 lungo corso Garibaldi: il Comune non è ancora riuscito a ridurre le percentuali dei batteri pericolosi. Nonostante la task force portata avanti in compagnia della Gori (con i lavori in via Denza), sono ancora diversi i condomini che scaricano nel tratto di mare antistante la villa comunale. Un problema da non trascurare è anche il rivo San Marco che conduce i liquami dei Comuni dei Lattari direttamente in spiaggia a Castellammare. La strada per la balneabilità quindi è ancora lunga anche se potrebbe essere resa più agevole se venisse completato il collettore di Gragnano.