A Castellammare di Stabia infuria la polemica sulle luminarie natalizie 2025. Dopo le prime accensioni e l’avvio degli eventi del cartellone “La Notte della Luce”, due esponenti dell’opposizione – il capogruppo di Forza Italia Nicola De Filippo e il consigliere comunale Antonio Alfano – sollevano dubbi e critiche sulla qualità dell’allestimento e sulla gestione dell’appalto triennale per luci e installazioni festive.
De Filippo, che già nelle scorse settimane aveva manifestato perplessità sulle “limitazioni progettuali messe in campo dall’assessore al ramo”, denuncia la distanza tra gli annunci dell’amministrazione e la realtà dei fatti. «L’amministrazione annunciava “l’accensione di circa 12 chilometri di luminarie nelle varie strade della città”», ricorda l’esponente di Forza Italia, sottolineando come l’obiettivo dichiarato fosse quello di “illuminare la città e farla brillare come una pietra preziosa”. Ma alla prova dei fatti, secondo De Filippo, molte zone – come l’intera via Regina Margherita – sarebbero rimaste escluse dagli addobbi, mentre «nel giorno della vigilia dell’Immacolata quelle poche luci presenti non si sono nemmeno accese». Per De Filippo si tratta dell’«ennesima dimostrazione che il Sindaco è incline ai proclami e al taglio di nastri», fino a chiedere apertamente un cambio di rotta: «Il mio augurio è che il sindaco rassegni le sue dimissioni perché solo così potrà fare un grande regalo al
la città».
Sulla stessa linea, ma con un approccio tecnico e documentale, si inserisce il consigliere comunale Antonio Alfano, che ha presentato un’interrogazione urgente sullo stato dell’appalto triennale 2025–2027, del valore complessivo di 544.024 euro. Alfano parla senza mezzi termini di un risultato «imbarazzante», frutto di un allestimento “povero, ripetitivo e visivamente deludente”. «Questa non è una città illuminata per Natale. È una città abbandonata a un allestimento mediocre», afferma il consigliere. Secondo Alfano, le luminarie installate non rispecchierebbero “né la spesa, né i contenuti del capitolato, né le migliorie con cui la ditta ha vinto la gara”, mentre i montaggi sarebbero “tardivi, incompleti, poco curati” e privi degli elementi distintivi promessi.
L’interrogazione chiede chiarimenti sul reale stato di avanzamento dei lavori, sulla conformità tecnica delle installazioni, sulle eventuali verifiche di congruità dell’offerta e sull’elenco delle migliorie effettivamente realizzate. «Se un appalto viene aggiudicato anche sulla base della qualità, la qualità deve essere visibile – conclude Alfano –. Castellammare merita un Natale degno, non una scenografia improvvisata».
Due voci differenti, ma una stessa accusa: le luminarie natalizie, annunciate come simbolo di rilancio e bellezza, stanno invece diventando il nuovo terreno di scontro politico, tra promesse disattese, appalti contestati e quartieri lasciati nell’ombra.