L’ex sindaco Gaetano Cimmino è incandidabile per le prossime due tornate elettorali. Come lui, anche gli ex assessori Fulvio Calì e Giovanni Russo e l’ex presidente del consiglio comunale Emanuele D’Apice non potranno presentarsi alle elezioni. E’ quanto stabilito stamattina dal tribunale di Torre Annunziato chiamato a decidere sull’incandidabilità di 14 ex amministratori del comune di Castellammare di Stabia sciolto nel 2022 per infiltrazioni della criminalità organizzata. Oltre ai citati 4 politici, nel mirino dei giudici c’erano anche Barbara Di Maio, Lello Tito, Francesco Iovino, Antonio Cimmino, Sabrina Di Gennaro, Antonella Esposito, Annamaria De Simone, Enza Maresca, Giovanni Nastelli ed Eutalia Esposito. Questi ultimi, quindi,
potranno prendere parte alla prossima tornata elettorale.
Un giudizio, quello dei giudici del tribunale oplontino, che potrà ora essere impugnato da Cimmino e gli altri 3 politici incandidabili, così come la stessa Procura potrebbe chiedere un riesame della sentenza di primo grado appena promulgata. «Le sentenze si rispettano e non si commentano. Ma in questo caso, che mi colpisce umanamente e mi provoca profondo dolore, si possono appellare - ha detto Emanuele D'Apice - Non solo si ravvedono tutte le contraddizioni di una vicenda che doveva essere personale, ma anche il rammarico per averla fatta diventare una faccenda istituzionale e politica nonché un fatto di stampa, tanto inopportuno quanto difficile da dimenticare, dopo una vita per me esemplare e sempre corretta».