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Castellammare - Lavoratori socialmente utili, arriva la svolta: bando per 149 assunzioni in Città Metropolitana

Entro il 24 marzo gli Lsu potranno presentare la candidatura all’avviso pubblico per selezionare 99 operai e 50 ausiliari stradali part-time, per i quali è prevista una prova pratica sulle specifiche mansioni. I vincitori saranno assunti nel pubblico impiego.

di red


I lavoratori socialmente utili saranno assunti come operai e ausiliari del traffico. Scatta la selezione indetta dalla Città Metropolitana di Napoli per stabilizzare gli Lsu con contratti a tempo indeterminato part-time. Una battaglia vinta, quella dei lavoratori, che potranno così partecipare all’avviso pubblico emanato dalla Città Metropolitana per le assunzioni di 99 operai categoria B, con contratto part-time al 33%, e di 50 ausiliari del traffico, con contratto al 50%. Le selezioni saranno limitate esclusivamente ai lavoratori socialmente utili del bacino metropolitano, che potranno dunque concorrere con i propri colleghi per tentare le procedure di stabilizzazione all’interno dell’organico della Città Metropolitana. E proprio l’aver svolto attività socialmente utili è requisito essenziale per la candidatura, da presentare entro giovedì 24 marzo, compilando un apposito modello pubblicato anche sul sito istituzionale del Comune di Castellammare di Stabia. Saranno dunque 149 gli Lsu che potranno avere l’opportunità di rientrare nella pianta organica dell’ex provincia, con contratti part-time a tempo indeterminato. Già nella giornata di

venerdì 25 marzo sarà pubblicata l’apposita graduatoria degli ammessi e degli esclusi alla selezione, sulla base della cernita delle istanze presentate e del rispetto dei requisiti di ammissione. Tutti gli aventi diritto, poi, dovranno effettuare una prova pratica finalizzata ad accertare l’idoneità alla mansione di esecutore polivalente categoria B, mentre per gli aspiranti ausiliari stradali sarà previsto anche un colloquio attitudinale. Da tempo gli Lsu, con le loro rappresentanze sindacali, reclamavano una procedura di stabilizzazione per le migliaia di lavoratori impegnate nelle attività socialmente utili presso i Comuni dell’area metropolitana. Operai senza sbocchi ulteriori dal punto di vista occupazionale, per i quali il rapporto di lavoro si chiudeva dopo 6 mesi con appositi rimborsi spese di circa 500 euro mensili. Un meccanismo che, di fatto, consentiva di assicurare un sostegno al reddito a tante famiglie in difficoltà, pur rappresentando esclusivamente un palliativo rispetto all’esigenza di un’occupazione stabile, che ora si prefigura dinanzi a 149 lavoratori che potranno cimentarsi sulla base delle proprie competenze per un posto nel pubblico impiego.


martedì 22 marzo 2022 - 18:21 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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