«Il Grande Progetto Pompei, che vede impegnata anche Castellammare, danneggia la nostra economia». Sono le parole del sindaco di Meta di Sorrento, nonché consigliere della città metropolitana, Giuseppe Tito.
Parole che fanno riflettere su come i sindaci della Penisola Sorrentina giudicano tutte le iniziative volte a migliorare lo status dei cittadini e delle città che le circondano. E non si è fatto attendere il commento della parte politica di Castellammare di Stabia. «Evidentemente Tito ha una visione distorta del commercio e del turismo – ha detto Roberto Elefante, presidente del Partito Democratico stabiese - Se si fa rete tutte le città ne beneficiano, e Napoli lo sta dimostrando. Se aumentiamo attività attrattive sui nostri territorio ne beneficiano
tutti». Ma, in ogni caso, le parole di Tito fanno riflettere. «Questo è un segnale che la penisola sorrentina non vede di buon occhio la crescita di Castellammare. Una città che si sta rendendo finalmente conto che ha una potenzialità enorme, che deve recuperare la totale balneabilità del suo litorale. Proprio quest’ultima deve essere la sfida dei prossimi anni della politica stabiese, chiunque sia classe dirigente della città. Bisognerà fare scelte importanti sul fronte mare, turismo, mobilità e non cementificazione ma creazione di posti letto in strutture ricettive. È arrivato il momento di fare scelte giuste, senza guardare a ciò che dicono gli altri, dobbiamo guardare a noi stessi, creando un futuro ai nostri giovani» ha concluso Elefante.