Base Popolare Democratici e Progressisti fa appello ad un confronto vero e ad un lavoro serio per rilanciare i due porti. “L’intervento reso in aula dal Sindaco a conclusione del Consiglio Comunale del 16 giugno – scrive il gruppo che ha eletto il dottor Maurizio Apuzzo- merita attenzione e anche delle precisazioni; ci riferiamo, in particolare, all’annuncio della conclusione con parere negativo della conferenza di servizio indetta dalla Zes sul progetto di completamento delle opere a terra di Marina di Stabia.
Il Sindaco ha rivendicato il risultato del parere negativo sul progetto, la ZES Unica ha infatti respinto la proposta progettuale chiudendo la conferenza dei servizi e aprendo la possibilità di un confronto autentico. Ha criticato chi lo aveva invitato a” disertare” le diverse convocazioni fatte dalla Zes ed ha rafforzato la sua critica affermando che la democrazia costa fatica, ma che è proprio nella fatica che si misura la serietà della politica. Ha, ancora, ribadito che il progetto, così com’era stato presentato, non rispondeva all’interesse della città e che la posizione dell’Amministrazione era stata chiara fin dall’inizio esprimendo con forza la contrarietà alla costruzione di abitazioni in quell’area. Ha detto inoltre, che la partecipazione al tavolo è adesso subordinata alla presentazione di una nuova proposta, davvero in linea con le esigenze della città. Da ultimo ha sottolineato che chi li aveva invitati a disertare il confronto sbagliava poiché è stata proprio la voce della “città” ad avere evitato che la stessa ne potesse pagare le conseguenze. Date queste affermazioni, con rispetto, sentiamo il bisogno di precisare che se è vero che la democrazia costa fatica, è altrettanto certo che il peso o la “fatica” diminuiscono quando si coinvolgono pienamente le assemblee elettive e si rispetta il mandato ricevuto, quando si ricostruisce in modo puntuale il percorso amministrativo, quando si assumono iniziative chiare e non al rimorchio degli eventi, a maggior ragione se si tratta di un tema delicato, come lo è Marina di Stabia. Risulta difficile dare un senso alle affermazioni sull’invito a disertare la conferenza di servizio, ricordando il voto favorevole del sindaco a novembre 2024 di un odg”.
Base Popolare chiede inoltre chiarimenti su altri aspetti:
1) Da quanto il Comune ha ricevuto il parere negativo della ZES, comunicato dal Sindaco al Consiglio il 16 maggio 25? È giusto dire da più di un mese? Se così è non sarebbe stato opportuno informare subito il Consiglio Comunale?
Noi abbiamo richiesto più volte informazioni sull’esito della conferenza di servizio convocata da Zes a fine marzo, a conclusione della quale il responsabile del procedimento si era riservato la decisione.
I chiarimenti chiesti non sono dovuti a curiosità, ma al fatto che al nostro e ad altri consiglieri solo pochi giorni fa, da esponenti della giunta era stato riferito che c’era un preavviso di conclusione senza niente ancora di definito poiché si stava ancora discutendo. E, del resto
, rendere accessibili i verbali, della “lunga conferenza indetta della Zes” aiuterebbe molto a comprendere i problemi insorti.
2) Il parere del Comune sul progetto delle residenze, insieme a altri enti, a partire dalla conferenza convocata da Zes Campania a dicembre 2023, è sempre stato negativo. Orientamento che ha consentito di superare le incertezze che si erano create con la conferenza di servizio convocata dalla Regione nel 2019 e poi annullata nel 2020 perchè non ne aveva la titolarità.
Il parere del 2023 ha, altresì, permesso di accantonare lo stesso ordine del giorno del Consiglio Comunale del 7 luglio 2021, sulla base del quale il Sindaco nella sua qualità di Responsabile del Contratto d’Area convocò le due successive conferenze di servizio. Gli incontri richiamati, a dicembre 2021, terminarono con l’invito a Marina di Stabia di presentare una nuova proposta.
Si tratta di un tema, come dimostrano anche solo le vicende dal 2019 a oggi, complesso e di enorme importanza. La città da venti anni attende che si completino gli investimenti e l’occupazione previsti, per far decollare pienamente uno dei maggiori porti turistici italiani. Marina di Stabia e il Porto Antico sono due dei principali pilastri e punti di forza su cui basare il rilancio della città e noi non abbiamo mai dimenticato questa funzione e ci siamo mossi per costruire soluzioni, per ottenere risposte e rispetto dalle altre istituzioni chiamate a decidere su Castellammare. Abbiamo sollevato verso questi livelli critiche esplicite quando si è sottovalutata l’importanza e il contributo che Castellammare poteva e può dare allo sviluppo delle attività legate al mare, compresa la cantieristica, all’intera Regione. Abbiamo detto da sempre che l’ipotesi proposta da Marina di Stabia era sbagliata e che la necessità di rivedere la conferenza del 2003 non poteva avere come sbocco la costruzione di case, ma rimettere al centro funzioni e servizi moderni, utili per il diportismo, per il rilancio turistico, per spazi e attività per la città. È per queste ragioni, non solo perché a nostro avviso la Zes come la Regione non avevano titolo, che abbiamo chiesto al Sindaco, anche con l’Odg approvato dal Consiglio, di interrompere una strana e irrituale conferenza di servizio durata oltre 20 mesi. Di assumere, anche nella sua qualità di Responsabile del Contratto d’Area - come ha fatto lui stesso per Torre Annunziata - e di Sindaco, una forte iniziativa per sbloccare questa vicenda, con una proposta da costruire con la Società Marina di Stabia, con il Consiglio e la Città. La nostra mozione che da marzo è ferma in Consiglio Comunale, gli atti approvati, valgono più di tante parole, esprimono un reale impegno, la voglia di dare un contributo, di costruire percorsi utili per città. Senza proclami e con la consapevolezza della fatica che è richiesta, anche in questo caso, per realizzare e dare uno sbocco a processi da anni bloccati. Sui temi sollevati in più momenti, promuoveremo anche occasioni di confronto con la città e le forze politiche e sociali”.