Cronaca

Castellammare - La proposta di chiusura della FS divide la città, la voce dei cittadini

Il Sindaco Bobbio e alcuni consiglieri vogliono chiudere la tratta FS Castellamare-Torre, la città si spacca in due

di Massimiliano Palumbo


La stazione delle ferrovie dello Stato di Castellammare di Stabia è al centro di forti polemiche questi giorni, da quando l'amministrazione comunale ha fatto intendere che sarebbe intenzionata ad abolire la tratta Castellammare-Torre chiudendo di fatto la stazione. Il nodo del problema, che ormai si trascina da anni, è la scarsa affluenza di pubblico interessato alla tratta, data anche la concorrenza interna della vesuviana che fa lo stesso tragitto e ha dalla sua parte una rete di stazioni più capillare sul territorio. Giusto per capirci, solo Castellammare gode di ben 5 stazioni della Vesuviana, più quella in disuso delle antiche terme e quella estiva di Pozzano, che coprono così gran parte del territorio cittadino, rispetto alla singola della ferrovie dello stato e il tragitto è sostanzialmente lo stesso.
Per lo stesso motivo, i pochi viaggiatori, qualche mese fa è stata soppressa la linea che collegava Castellammare con Gragnano. Ora, uguale destino sembra toccare a quest'altra tratta, che ultimamente ha subito anche alcuni tagli alle corse. L'idea del sindaco Bobbio, e di alcuni consiglieri, è quella di sopprimere la linea e utilizzarne il tragitto per costruire una pista ciclabile tra le due città.
Tra le motivazioni che spingono alla soppressione della linea, vi è anche la questione dei numerosi passaggi a livello presenti lungo il percorso che, ogni volta, rimangono chiusi per svariati minuti creando ingorghi e blocchi alle già trafficate strade cittadine. A differenza di quelli della Vesuviana, infatti, i passaggi a livello delle ferrovie dello stato non si chiudono solo per lo stretto tempo necessario, ma vengono chiusi con notevole anticipo.
Abbiamo chiesto ai cittadini la loro opinione sulla faccenda e ne è uscita una città sostanzialmente divisa in due. C'è chi è d'accordo con la proposta di chiusura perché "non vedo mai nessuno che va e viene da Napoli come una volta, quando c'erano centinaia di persone che utilizzavano il servizio della ferrovia". Altri invece puntano alla storicità della tratta e della stazione, ma "se la stazione non porta benessere e sviluppo alla città, non ha senso tenerla aperta. Perché così com'è adesso è passiva. Si potrebbe sfruttarla in altra maniera, utilizzando il traino del porto turistico per portare benessere alla città con turisti che vengono a spendere soldi in città". Alcuni fanno notare come il problema sia "il cambio a Torre per andare a Napoli, altrimenti i passeggeri sarebbero molti di più, togliendo una buona fetta di utenti alla Vesuviana, che ha tanti problemi". Una ragazza, studente, invece preme per mantenerla aperta, "perché in un periodo in cui muoversi è difficile e antieconomico che facciamo? Chiudiamo le ferrovie? E poi non è vero che non ci sono passeggeri, persone che lo utilizzano ci sono e sono anche tante. Da qui si può raggiungere Fuorigrotta, perché toglierlo?". Runner e pattinatori invece appoggiano l'idea della pista ciclabile. Ci racconta una bambina, pattini al piede: "È un'ottima idea, perché qui strada si alza spesso e si cade facilmente". Conferma il padre "Sarebbe bello avere una pista ciclabile e per podisti per i tanti appassionati della città. Sarebbe una cosa molto bella che accomunerebbe Castellammare alle migliori realtà europee". "Questo è un vecchio progetto, approvato e stanziato dalla giunta Salvato, che fine ha fatto? Siamo alla solite, progetti approvati e poi qualcuno ha tutto l'interesse ad affossarli. Era una cosa già finanziata 10 anni fa", racconta un passante che ha lavorato al progetto con la vecchia giunta. Alcuni giovani invece propongono di fare una pista ciclabile verso Gragnano e lasciare così com'è la tratta Castellammare-Torre "perché il tragitto

della Vesuviana è il classico da pendolare, invece le ferrovie, grazie al vecchio tragitto borbonico, sono tutte sul mare ed è molto più bello. Uno spettacolo la sera col sole che tramonta nel mare". Voci a favore della stazione FS anche da utenti della Vesuviana: "È un errore secondo me -  ci dice un ragazzo - perché le ferrovie dello stato collegano in maniera più diretta paesi che con la Vesuviana dovresti raggiungere con qualche scambio. La stazione FS è poi un posto di ritrovo, se proprio vogliono chiuderla dovrebbero riadattarla, magari, sì, facendo una pista ciclabile". "Io vengo da Scafati -  ci racconta una giovane - e per me che lavoro qui a Castellammare è più comoda la Vesuviana. Per me entrambi i servizi, FS e Vesuviana, sono utili, bisogna poi vedere come vengono utilizzati". Voci decisamente contrarie alla chiusura della Ferrovia dello Stato vengono dai gestori dell'edicola e del bar della stazione: "L'amministrazione sta sbagliando - ci dice l'edicolante -, perché arrivare a Torre vuol dire anche prendere coincidenze per Salerno, per Reggio Calabria. Io ho un'attività, il bar ha un'attività, ci sono persone che vivono col lavoro che dà questa stazione. Il Sindaco sta buttando noi in mezzo ad una strada, perché se un Sindaco sollecita la chiusura della tratta, RFI chiuderà la ferrovia prima o poi. Anche se mi pare strano, qui ci sono persone che la usano per andare a lavorare, studenti, viaggiatori, turisti. C'è Marina di Stabia, invece di dire facciamo una fermata, chiudono la stazione?". Della stessa opinione anche il gestore del bar: "C'è tanta gente che utilizza questa linea, della quale hanno poi bisogno tra l'altro. È l'unico mezzo che hanno per arrivare a Salerno da Castellammare. E i treni sono decisamente migliori della Vesuviana". Un fiume in piena è Enzo Guadagno, presidente dell'associazione "Città Viva", che si è fatto portavoce di un gruppo di pendolari FS: "Bisogna demistificare una credenza, ossia che si possa valutare una linea ferroviaria in base ad un suo troncone. La linea in questione non è Castellammare-Torre, ma Castellammare-Pozzuoli. Parte con 100\150 persone e arriva con migliaia di persone servendo numerose città. Valutare la linea partendo da uno spezzone è pure mistificazione. Ad esempio, la stragrande maggioranza dei treni della Vesuviana parte da Sorrento con 10 passeggeri, secondo la logica dei nostri governanti dovremmo chiudere la tratta da Sorrento a Vico perché antieconomica. Questo cosa vuol dire, il servizio pubblico è un bene che deve permettere a tutti di poter viaggiare, in un periodo in cui i beni pubblici vengono continuamente presi d'assalto dai privati, dobbiamo difenderli. Meno male che la Corte Costituzionale ha affermato che i servizi pubblici devono rimanere tali. Togliendo questa tratta ci toglieremmo tutti i collegamenti sia con Campi Flegrei che con Salerno! Tagliare la tratta può giovare solo ai vari investitori del cosìddetto social housing, che si vedrebbero decuplicare i loro investimenti. Si può pensare di cambiare l'uso della linea trasformandola in un tram metropolitano, magari fino a Pozzano. La stazione è un monumento, ha 170 anni, dobbiamo preservarla! Se ci sono delle corse che viaggiano vuote, non c'è dubbio che vanno soppresse, se la tecnologia dei passaggi a livelli è carente, gli si può chiedere di automatizzarlo. Ho visto le code che si creano, ma sono di poche auto e non danno fastidio".

E voi? Da che parte state? E' giusto abolire la tratta? Rispondete a questo sondaggio: http://www.stabiachannel.it/sondaggio/index.asp?act=ShowPoll&PollID=32

VIDEO - La proposta di chiusura della FS divide la città, la voce dei cittadini


SONDAGGIO - Ferrovia Torre-Castellammare: secondo voi è da abolire?


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lunedì 23 luglio 2012 - 0.00 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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