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Castellammare - La maggioranza è in crisi: rimpasto di giunta all'orizzonte per fermare l'emorragia politica

L'assenza di quasi tutta la maggioranza all’ultima riunione dei capigruppo lancia l'allarme

di g


La maggioranza guidata dal sindaco Luigi Vicinanza a Castellammare di Stabia appare sempre più fragile, tanto da rendere ormai inevitabile l’ipotesi di un rimpasto di giunta. Un’opzione di cui si parla da mesi, ma che il primo cittadino e i vertici regionali del centrosinistra avrebbero preferito rimandare almeno fino alle prossime elezioni regionali in Campania. Tuttavia, le crescenti tensioni interne alla coalizione stanno rendendo questo scenario sempre più difficile da sostenere.

Solo sette mesi fa, Luigi Vicinanza trionfava con una percentuale “bulgara”, sostenuto da ben 14 liste che hanno sconfitto il centrodestra capitanato da Mario D’Apuzzo. Una vittoria schiacciante, resa possibile da un’ampia e variegata coalizione, ma che già conteneva i semi delle attuali difficoltà. Come avrebbe commentato un ex sindaco stabiese: “Con i carrozzoni si vince, ma non si governa”. Detto, fatto. Fin dai primi giorni, la convivenza tra le diverse anime della maggioranza si è rivelata complicata. I nodi più critici includono il Piano Urbanistico Comunale (PUC), la gestione degli affidamenti diretti, l’organizzazione degli eventi natalizi e persino la comunicazione tra amministrazione e consiglieri. Temi che hanno alimentato tensioni e scontri, trasformando una coalizione vincente in un campo minato politico. La genesi delle tensioni parte però da lontano. Uno dei momenti più emblematici delle divisioni interne si è verificato già in fase pre-elettorale, quando l’europarlamentare e consigliere del PD Sandro Ruotolo aveva posto il veto sull’alleanza con la lista di Nello Cuomo e Francesco Iovino. Un veto rimosso solo all’ultimo momento, a 24 ore dalla presentazione delle liste, dallo stesso futuro sindaco Vicinanza. La frattura, però, è

rimasta, aggravata dalla composizione della giunta comunale, in cui l’area civica a sostegno del sindaco è stata sostanzialmente esclusa. Da allora, le incomprensioni si sono accumulate, culminando nell’assenza di quasi tutta la maggioranza all’ultima riunione dei capigruppo. Presenti solo tre consiglieri: Gino Fiorenza, Nello Cuomo e Vincenzo Ungaro, un chiaro segnale dello stato di frattura nella coalizione.

Con il clima politico attuale, appare inevitabile un rimpasto di giunta per cercare di sanare le divisioni e redistribuire le cariche in modo da accontentare le varie anime della maggioranza. Un passo necessario per ridare slancio a un’amministrazione bloccata da continui attriti interni. Il sindaco Vicinanza si trova ora davanti a una scelta cruciale: agire per ricucire i rapporti o rischiare di vedere la sua coalizione sfaldarsi ulteriormente. Se da un lato è evidente che la maggioranza ha bisogno di un nuovo equilibrio, dall’altro resta il rischio che le tensioni non si risolvano nemmeno con una redistribuzione delle cariche, mettendo a rischio la stabilità dell’amministrazione.

L’orizzonte politico stabiese si presenta incerto. Con le elezioni regionali in arrivo, una crisi profonda a Castellammare potrebbe avere ripercussioni anche a livello regionale, indebolendo il centrosinistra in uno dei suoi tradizionali bacini di consenso. Per il sindaco Vicinanza, il tempo stringe. Un rimpasto di giunta potrebbe rappresentare una soluzione temporanea, ma senza un progetto chiaro per superare le divisioni interne e rilanciare l’azione amministrativa, la coalizione potrebbe non reggere a lungo. La prossima mossa sarà decisiva per il futuro politico di Castellammare e per il destino dell’amministrazione Vicinanza.

 


venerdì 24 gennaio 2025 - 18:59 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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