A poco più di un anno dall’insediamento, la maggioranza che sostiene il sindaco di Castellammare di Stabia, Antonio Vicinanza, mostra segni evidenti di fragilità. L’ultima seduta del consiglio comunale ha messo nero su bianco le crepe interne alla coalizione di centrosinistra. In merito al collegio dei revisori dei conti, a votazione per la nomina di Giacomo Biondillo – professionista di spessore e già impegnato in Regione Campania – si è fermata a 13 voti, compreso quello del sindaco. Un numero insufficiente a mascherare le tensioni sotterranee: mancavano all'appello ben quattro voti.
Assenti alla conta Sandro Ruotolo, Maurizio Apuzzo, Rachele Iovino e un misterioso “franco tiratore” proveniente proprio dai banchi della maggioranza. Dal fronte dell’opposizione, il consigliere Antonio Alfano non ha perso l’occasione per attaccare: “Sindaco, è il momento di una verifica politica”. Lo stesso Alfano ha pr
oposto una seduta straordinaria per discutere le linee di mandato, un anno dopo l’inizio della consiliatura.
Ma le spine per Vicinanza non finiscono qui. Pochi minuti dopo la seduta consiliare, il Movimento Cinque Stelle ha formalizzato la richiesta di ritiro della delibera sulla proroga al 2026 delle concessioni balneari. Rachele Iovino, di Futuro Democratico, ha invece presentato un’interrogazione su un affidamento diretto per la gestione delle attrezzature sull’arenile, chiedendo chiarezza sulla procedura.
La pausa estiva si preannuncia solo una tregua apparente. A settembre si rischia l’esplosione definitiva dei nodi interni, complicata ulteriormente dai primi posizionamenti in vista delle elezioni regionali. Vicinanza è di fronte a un bivio: continuare a navigare tra le onde oppure avviare una vera verifica politica, con tanto di rimpasto in giunta. Perché l’autunno a Palazzo Farnese potrebbe essere molto più turbolento del previsto.