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Castellammare - La commissione d'accesso conclude i lavori. Cimitero, rifiuti, appalti: la relazione pronta a gennaio

Sono scaduti oggi i sei mesi di insediamento degli ispettori prefettizi a Palazzo Farnese. Al vaglio la copiosa documentazione relativa agli atti prodotti nell’ultimo triennio. Se dovessero risultare infiltrazioni camorristiche nell’attività amministrativa, sarebbe inevitabile lo scioglimento.

di red


La gestione dei servizi cimiteriali e della nettezza urbana, la programmazione degli eventi e degli spettacoli sul territorio cittadino, le concessioni e le licenze edilizie, le parentele scomode in consiglio comunale. Queste le materie più spinose su cui si giocherà la partita del Comune di Castellammare di Stabia, che attende l’esito delle indagini della commissione d’accesso che oggi ha concluso ufficialmente il suo lavoro a Palazzo Farnese. Sono trascorsi sei mesi dal 26 maggio 2021, data in cui gli ispettori si sono insediati, su indicazione del Prefetto, per verificare se ci sono infiltrazioni camorristiche nell’attività amministrativa e se esistono i presupposti per l’eventuale commissariamento dell’ente comunale. Sei mesi costellati di documentazioni richieste e inoltrate agli ispettori, che hanno passato al setaccio tre anni e mezzo di attività messa in campo dall’amministrazione comunale e dal sindaco eletto nel giugno 2018. U

n lavoro certosino, in cui sono stati sviscerati tutti gli atti prodotti, per verificare se ci sono stati collegamenti diretti o indiretti con la criminalità organizzata, da parte della classe politica e di tutti i dipendenti comunali. Il viceprefetto Enrico Gullotti, unitamente al capitano dei carabinieri di Sorrento Ivan Iannucci e al capitano del nucleo polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Napoli Giada Patriarca, dovrà pertanto ora lavorare alla stesura della relazione finale da inoltrare entro 45 giorni al Prefetto di Napoli, per chiudere definitivamente il lavoro prodotto durante la permanenza a Castellammare di Stabia. In quelle righe ci sarà il destino dell’amministrazione e dell’intera città, che rischia due anni di commissariamento e di interruzione forzata anche dei progetti di rilancio e ricostruzione, in una fase cruciale per l’arrivo dei fondi del Pnrr e dei fondi strutturali per la rigenerazione urbana del territorio.


venerdì 26 novembre 2021 - 13:43 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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