Castellammare di Stabia non sembra vivere grandi slanci di campagna elettorale nelle sue strade e nei suoi quartieri, ma dietro le quinte la politica è in piena fibrillazione. Le Regionali 2025 si avvicinano e la partita stabiese - come spesso accade - si gioca su più tavoli, tra alleanze trasversali, fedeltà ritrovate e nuove sintonie tra mondi politici storicamente divisi.
Nel campo del centrodestra, la parola d’ordine sembra essere ricompattarsi. Dopo mesi di distanza e qualche frizione locale, le diverse anime della coalizione stanno convergendo, almeno in larga parte, sulla candidatura di Edmondo Cirielli alla guida della Regione. A Castellammare, questo sostegno si traduce in un asse composito che coinvolge Forza Italia, la lista Cirielli Presidente e anche una Lega che pare aver trovato un suo spazio di rappresentanza, soprattutto in una parte dei consiglieri comunali di minoranza. Non mancano, ovviamente, le sfumature e i distinguo. Alcuni esponenti locali mantengono una posizione più autonoma, guardando con interesse alle dinamiche interne ai partiti e ai possibili riflessi sulle futu
re comunali. Tuttavia, la tendenza prevalente è quella di una convergenza sul nome di Cirielli. 
Sul fronte opposto, il centrosinistra stabiese si presenta con un quadro decisamente più compatto. La figura di Roberto Fico,  candidato governatore sostenuto dal "campo largo" con Pd e Movimento 5 Stelle, sembra aver unito quasi tutte le anime progressiste locali, dal Partito Democratico ai civici, passando per il M5S e le realtà collegate alla lista A Testa Alta.
Il PD stabiese, in particolare, punta a raccogliere consensi non solo nel suo perimetro tradizionale ma anche in alcune aree civiche del consiglio comunale, mentre resta forte la componente vicina al Movimento 5 Stelle e alla lista A Testa Alta vicina a Vincenzo De Luca, con un consigliere candidato a testa.
Altre scelte potrebbero portare singoli consiglieri di civiche a guardare ad altri candidati o liste di riferimento. Ma, nel complesso, la coalizione di centrosinistra si presenta coesa, forte anche dell’effetto traino del campo largo e della volontà di consolidare la presenza istituzionale sul territorio.