Castellammare di Stabia celebra i 90 anni del suo storico Teatro Supercinema, una sala che dal 1935 accompagna la vita culturale della città, attraversando epoche, trasformazioni e generazioni. Nata come cinema moderno ed elegante per volontà di Natale Montillo, si è presto imposta come luogo di riferimento per la comunità. Nel dopoguerra, con la scelta coraggiosa del fondatore di dedicarsi interamente alla produzione artistica, il Supercinema ha assunto un ruolo di fucina creativa, lasciando un segno indelebile nella memoria collettiva.
Oggi, a novant’anni dalla sua apertura, la stessa vocazione torna a vivere con la nascita di un centro di produzione teatrale, diretto dal nipote Natale Montillo, che rilancia il progetto con rinnovata energia: il Supercinema non solo come spazio ospitante, ma come luogo che crea, produce e condivide cultura.
Il prossimo Sabato 25 ottobre, alle ore 11.00, presso il Supercinema, a una settimana dalla prima nazionale, sarà presentata la prima produzione: “In alto mare” di Slawomir Mrożek, per la regia di Gianfelice Imparato, in co-produzione con Il Luogo in Buio e I Due della Città del Sole. Saranno presenti la regia e il cast: Giuseppe Borrelli, Luigi Credendino, Cristian Izzo, Renato Marrazzo, Arturo Ruggiero, moderati da Federica D’Auria.
A seguire, ci sarà anche la presentazione del volume teatrale “Trittico – Sulla innocenza umana” di Cristian Izzo, edito da Edizioni Progetto Cultura. Il testo, articolato in tre parti, affronta con sensibilità contemporanea il tema dell’innocenza come condizione fragile, spesso minacciata dai meccanismi sociali e dalle contraddizioni del vivere. Una riflessione che dialoga idealmente con lo spettacolo in scena, componendo un’unica cornice sul destino dell’uomo, sospeso tra purezza e brutalità.
/>La prima produzione: “In alto mare” di Slawomir Mrożek
“In alto mare” di Slawomir Mrożek, per la regia di Gianfelice Imparato, in co-produzione con Il Luogo in Buio e I Due della Città del Sole debutterà sabato 1° novembre alle ore 21:00 al Teatro Supercinema di Castellammare di Stabia.
Scritto nel 1961 e riconosciuto come uno dei testi più emblematici del teatro dell’assurdo, l’atto unico racconta di tre naufraghi – identificati come Grosso, Medio e Piccolo – alla deriva su una zattera, circondati da un mare immobile e silenzioso. Le provviste sono terminate e la sopravvivenza impone una scelta crudele: stabilire chi tra loro dovrà essere sacrificato per permettere agli altri di vivere. In un intreccio serrato di logica e paradosso, civiltà e barbarie finiscono per sovrapporsi, rivelando quanto la violenza possa celarsi nei meccanismi apparentemente più razionali e quotidiani della convivenza umana.
Nelle parole del regista Gianfelice Imparato, lo spettacolo si fonda su una lettura fedele e filologica delle indicazioni dell’autore: “Abbiamo scelto di eliminare ogni traccia di farsesco o di eccesso, lavorando sull’essenzialità della scena e sulla verità della recitazione, per restituire con naturalezza l’assurdità del mondo rappresentato. Tutto ciò che accade, accade come nelle violenze quotidiane del nostro tempo: paradossali, eppure logicamente accolte”.
Con il debutto di “In alto mare” il Teatro Supercinema rinnova la sua missione: custodire la memoria della città e allo stesso tempo proiettarla verso il futuro. Un progetto che intreccia la tradizione con la ricerca, l’eredità con l’innovazione, restituendo a Castellammare di Stabia uno spazio vivo e dinamico di creazione artistica.