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Castellammare - Il rilancio delle Terme in tre fasi. Ecco come si articola la manifestazione di interesse

I soggetti privati che saranno ammessi alla manifestazione di interesse devono aver svolto negli ultimi tre anni servizi relativi all'attività termale, turistica, sanitaria e di estrazione, imbottigliamento e commercializzazione di acque minerali, per importi non inferiori a 18 milioni di euro.

di Mauro De Riso


Tre fasi per il rilancio delle Terme. La manifestazione negoziale di dialogo comparativo sarà divisa in tre step, determinanti per definire il percorso di valorizzazione del patrimonio termale e il rilancio del termalismo a Castellammare di Stabia. La prima fase consiste nella manifestazione di interesse e nell'ammissione al dialogo dei candidati in possesso dei requisiti e si concluderà il 23 maggio con la selezione di massimo cinque candidati idonei a partecipare al dialogo. La seconda riguarda la presentazione delle soluzioni progettuali e il dialogo con i candidati ammessi per l'individuazione e la definizione dei mezzi più idonei a soddisfare le necessità e gli obiettivi del progetto. Sint discuterà con i candidati sull'impostazione generale, sugli elementi economici e su ogni aspetto meritevole di analisi e vautazione ai fini della realizzazione del progetto. Il 26 luglio il dialogo giungerà al termine con la possibilità di includere premialità per i candidati che intendono includere nel progetto un numero

congruo di termali. La terza fase, che si concluderà il prossimo 10 settembre, riguarda le richieste di offerta, la valutazione sulla base del criterio dell'offerta più vantaggiosa e l'aggiudicazione della procedura. I soggetti privati che saranno ammessi alla manifestazione di interesse devono aver svolto negli ultimi tre anni servizi relativi all'attività termale, turistica, sanitaria e di estrazione, imbottigliamento e commercializzazione di acque minerali, per importi non inferiori a 18 milioni di euro. Prende forma, dunque, il piano di rilancio delle Terme, un percorso avviato con l'approvazione del piano industriale e della delibera salva-Sint lo scorso 27 novembre e che il prossimo 10 settembre avrà un esito vincolante per il destino della partecipata comunale e dei suoi beni. Se l'esito sarà positivo, per le Terme si aprirebbe una nuova pagina di rilancio a Castellammare di Stabia. Ma se i riscontri dovessero essere negativi, la Sint sarebbe messa in liquidazione ed anche il patrimonio sarebbe irrimediabilmente depauperato.

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martedì 20 marzo 2018 - 08:37 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

 



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